VIAGGIO PSICHEDELICO ALL’ALBA DELL’ERA NEOTERICA
di Adolfo Fattori |
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Quello che sembra essere cercato è il ritorno ad una età mitica, nelle braccia della Natura. Quella che – in forma estrema – pensarono di trovare gli adepti della Heaven’s Gate nel marzo 1997, quando si suicidarono in massa per raggiungere un livello di esistenza più elevato51. Anche allora si parlò di dimensione palingenetica e di passaggio attraverso l’Apocalisse.Un ritorno in grembo a Madre Natura di cui si è occupata di recente Louise Kaplan, seppur da un punto di vista più specifico e “analitico”. La Kaplan, analizzando il film Thelma e Louise52, nota come … le protagoniste fuggono dal trauma della violenza sessuale abbandonando la città corrotta per cercare la salvezza in una magica fusione con la Natura… Attenzione, spettatori, guardatevi sempre dal tema del ricongiungimento con Madre Natura: in Thelma e Louise… si tratta di una tipica strategia feticista diretta a diluire gli effetti traumatici delle violenze mostrate nel film53. Nel suo saggio, la psicanalista americana sostiene che la postmodernità è veicolo di una nuova insidia, quella di un feticismo che, dal suo tradizionale ambito connesso alla sfera sessuale, si sta allargando a tutti i campi della vita quotidiana, interiore e sociale. Una risposta, secondo la Kaplan, al vuoto di significato che condiziona la percezione del sé e del futuro. Merci e comportamenti estremi sono i nuovi feticci che dovrebbero compensare questo senso di vuoto. Seppur in altri termini, siamo in sintonia con le riflessioni di molti sociologi e filosofi contemporanei. Tornando al film, la studiosa infatti afferma che … si nota una discordanza fra la violenza della prima parte e l’intento consolatorio del viaggio mistico di ricongiungimento con la Natura della seconda. Questa discordanza è un segno della strategia feticista… È tipico della strategia feticista mascherare il dolore e la disperazione con sentimenti di grandiosità e di euforia54.In pratica, se ipotizziamo con la Kaplan che uno – se non l’unico – dispositivo di compensazione del vuoto di identità connesso all’affermarsi della postmodernità è costituito da quella che definisce “strategia feticista”, se questa strategia passa per i nuovi stili di consumo e di intervento sul corpo – e sull’anima! – dei consumatori, se di questa strategia fa parte integrante il mito del ritorno ad una Natura primigenia e accogliente, allora anche l’approdo delle “controculture” diventa lo stesso: una declinazione particolare della strategia del feticismo, con in primo piano l’illusione dell’abbraccio con Madre Natura e lo scivolare nella trappola di sistemi di consumo in cui solo il brand è differente ma la coazione è uguale. La versione postmoderna degli anni Cinquanta sognati dagli americani. Forse preferiamo la soluzione situazionista trovata sempre nel 1968 da James G. Ballard che, in contemporanea con la prima candidatura di Ronald Reagan alla presidenza degli Stati Uniti, pubblicò il racconto Why I Want to Fuck Ronald Reagan55, facendo le prove generali dei suoi racconti più incisivi. Benvenuti nel deserto del neoterico! |
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52. Ridley Scott, Thelma e Louise, USA, 1991. |
53.
L. Kaplan, Falsi Idoli
Le culture del feticismo, Erickson, Trento, 2008, pag. 71 (corsivo nostro). Non credo che forziamo troppo la mano alla Kaplan se trasferiamo questa logica su un piano collettivo, visto che la stessa autrice usa |
l’esempio del
film per
ragionare sul feticismo a livello sociale.
Si veda su questo stesso numero di “Quaderni” A. Fattori (a cura di), Le culture del feticismo messe a nudo da Louise J. Kaplan. |
54.
Ibidem.
55. J. G. Ballard, Perché voglio fottere Ronald Reagan, in Tutti i racconti 1963-1968 Vol. 2, Fanucci, Roma, 2004. |
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LETTURE
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Berger, P. L., Luckmann, T., La realtà come costruzione sociale, Il Mulino, Bologna, 1969. Caramiello, L., La droga della modernità, UTET, Torino, 2003. |
Castaneda, C., A scuola dallo stregone, Astrolabio, Roma, 1968. Davis, E., Techgnosis, Ipermedium, Napoli, 2001. Jameson, F., Postmodernismo, Fazi, Milano, 2007. |
Kaplan, L., Falsi idoli Le strategie del feticismo, Erickson, trento, 2008. King, S., Cuori in Atlantide, Sperling & Kupfer, Milano, 2000. |
Levi-Strauss, C., Antropologia strutturale, Il Saggiatore, Milano, 1966. Pecchinenda, G., Videogiochi e cultura della simulazione La nascita dell’homo game, Laterza, Roma-Bari, 2003. |
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