VIAGGIO PSICHEDELICO ALL’ALBA DELL’ERA NEOTERICA
di Adolfo Fattori |
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… Sembra un’impronta di passero Una delle difficoltà più insormontabili in cui si imbatte chi voglia raccontare di un viaggio, o di un periodo della propria vita è nell’impossibilità – riportati gli eventi, i fatti – di trasmettere emozioni, sensazioni, stati d’animo: lo “spirito del tempo”, o comunque dei fatti, così come sono stati vissuti interiormente. E questo rende così difficile oggi raccontare degli anni attorno al 1968 – come forse per la generazione precedente raccontare della Seconda Guerra Mondiale. Ci riescono gli artisti, probabilmente: romanzieri, musicisti, registi. E forse una delle rappresentazioni più belle degli anni che noi ormai chiamiamo “il Sessantotto” ce l’ha regalata uno scrittore che col realismo c’entra poco: Stephen King con Cuori in Atlantide25. Il romanzo è diviso in cinque parti, intrecciate fra loro fra prologhi e seguiti, ma tutte convergenti verso quella che dà il titolo al libro, e che si svolge nel 1966 in un campus universitario. Come scrive King, Spesso credo che sia degli anni Sessanta in sé che vorrei raccontare, per quanto mi sia sempre sembrato impossibile. Ma prima di parlarvi di tutto questo, sarà meglio che vi dica di Cuori26.Il racconto, in prima persona, narra di un gruppo di studenti universitari non troppo studiosi che prima vengono risucchiati dalla passione per un gioco di carte, “Cuori”, appunto, per ritrovarsi piano piano a riflettere sullo stato delle cose, sulla guerra in Vietnam27, sulla eticità delle scelte, sulla solidarietà. Un breve romanzo di formazione, insomma, calato nell’atmosfera di quegli anni e delle trasformazioni che produsse nel gusto, nei principi, nel rapporto con le istituzioni, fino alla scoperta di quello che sarebbe diventato il simbolo universale della pace. Che sembra “un’impronta di passero”, che i reazionari del campus sostenevano fosse stato Inventato dal Partito Comunista poco dopo la fine della seconda guerra mondiale. Significa “vittoria tramite infiltrazione” ed è comunemente noto tra i sovversivi come la Croce Spezzata28.Ma che in realtà, come spiega uno dei più pacati fra gli studenti, Quel simbolo si basa sulla segnaletica navale della Marina britannica e fa riferimento al disarmo nucleare. Fu inventato da un famoso filosofo inglese (Bertrand Russell, N.d.A.). Non escludo che sia stato fatto cavaliere… Santo cielo! È questo che ti insegnano all’addestramento militare? Coglionate come questa29?Ormai la guerra è dichiarata: la scoperta dell’ipocrisia, della mala fede, dell’ottusità porterà almeno alcuni degli studenti dalla parte del movement, presumibilmente in quel Youth International Party, il “partito internazionale dei giovani”, da cui nascerà il termine yippie o hippie. Con esiti simili a quelli messi in scena in un film come Fragole e sangue, esempio precoce di come l’establishment economico e finanziario utilizzi anche le idee e le posizioni di chi vi si oppone per prosperare30. Il tutto pervaso di un senso profondo di ineluttabilità e magia – da cui evidentemente King, anche quando ci prova, non riesce a tenersi lontano – confermato dai più o meno oscuri intrecci con le vicende degli altri racconti, di cui almeno il primo, Uomini bassi in soprabito giallo, intrecciato con gli universi inquietanti e maligni della cosmogonia dello scrittore del Maine. L’YIP non avrà poi vita lunga. Ma sarà stato il testimone di una serie di istanze oppositive e ribellistiche che – partite dalla nuova condizione giovanile – troveranno sul lungo periodo uno sbocco sincretico nella promozione e nella pratica di uno stile di vita (o di segmenti di uno stile di vita) che percorrerà strade “alternative” a quelle istituzionali31. E questo nel campo dell’alimentazione, dell’affettività, della medicina, dell’abbigliamento, del confine fra il lecito e l’illecito: “pace amore e musica”, insomma, ma anche “sesso, droga e rock ‘n roll”. E in questo coacervo di pratiche, una funzione determinante verrà svolta dalla dimensione dell’interiorità e della sua presunta cura. A partire dalle sostanze psichedeliche e psicotrope, dalle religioni e dalle discipline orientali, dall’esoterismo di matrice mediterranea. Si ricerca una dimensione “alternativa” a tutto ciò che rappresenta ed è rappresentato dall’ordine costituito. Il mercato, quindi, le istituzioni, e – alla fine – lo stesso razionalismo occidentale. California Dreamin’ Si ripropone in grande stile l’opposizione messa in campo fra il paradigma razionalistico dell’antropologo Castaneda e quello magico del brujo Don Juan, in una dimensione che definisce se stessa in quanto opposta a quella dell’establishment. No alla medicina allopatica, perché è controllata dalle multinazionali; no all’industria perché inquina e aliena; no all’autocontrollo, perché incatena le emozioni; no alla scienza occidentale, perché non riconosce le istanze del desiderio; no all’abbigliamento formale perché non è spontaneo… No al mercato, insomma, in tutte le sue articolazioni. Ma un sistema che funziona per negazione è tributario di ciò che nega. O, detto in altri termini, un universo simbolico non si costruisce artificialmente32. Però, il diffondersi e il consolidarsi di stili di vita – e quindi stili di azione e di consumo – alternativi a quelli dominanti sono sicuramente indizio di qualcosa: di un bisogno, di una necessità di autodefinizione e affermazione. Di istanze che, se prendono corpo, identificano una ricerca. |
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25. S. King, Cuori in Atlantide,
Sperling & Kupfer, Milano, 2000. Dal romanzo è stato
tratto un film (Scott Hicks, Cuori in Atliantide,
USA, 2001), la cui trama esclude proprio l’episodio da cui
prende il titolo.
26. S. King, ibidem, pag. 283. 27. Atlantide, nel gergo di quegli anni è il Vietnam. 28. Ibidem, pag. 429. |
29. Ibidem, pag. 430.
30. Stuart Hagman, Fragole e sangue, USA, 1970. Il film, prodotto dalla MGM, è il racconto della crescita di un gruppo di studenti da giovani integrati ed ingenui in “militanti” pacifisti. All’esordio edulcorato e morbido fanno nel finale da contrappunto le violentissime – e più che realistiche - scene dell’assalto della Guardia Nazionale all’università e del pestaggio degli studenti. |
31. A differenza che negli USA, in Europa, e in
particolare in Italia,
i movimenti di opposizione assumeranno in gran parte una natura
diversa, più direttamente politica,
legata alla contemporaneità
con le lotte operaie e ad una tradizione culturale differente. Insomma,
il “Sessantotto” è cominciato in
America, un paio di anni prima che da
noi. Ciò non toglie che in seguito le istanze
“alternative”
sedimentatesi col movement non trovino ampio
spazio anche da noi.
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32. Sulla nozione di universo simbolico cfr.
Peter L. Berger Thomas Luckmann, La realtà come
costruzione sociale, Il Mulino, Bologna, 1969.
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