L’analisi
bivariata Uno dei dispositivi della ricerca
sociologica di tipo strettamente statistico è l’analisi
bivariata, che utilizza come concetto elementare la variabile.
Solitamente il concetto di variabile non è isolato
e fine a se stesso, ma viene sfruttato in maniera più ampia
per lo studio di sistemi complessi, multidimensionali. Nel seguito
restringeremo lo studio a sistemi bidimensionali, ovvero sistemi che
richiedono lo studio contemporaneo di due variabili. Due variabili sono
in relazione tra loro, quando c’è una variazione
concomitante fra i loro valori. Nei successivi paragrafi
l’analisi mira ad individuare tali relazioni e la loro forza,
stabilendo il nesso che lega le variabili indipendenti a quelle
dipendenti. Lo studio si è concentrato nella verifica di
relazioni significative tra il genere e le altre variabili allo scopo
di indagare se l’appartenenza ad un sesso piuttosto che ad un
altro possa influenzare significativamente la percezione dei rapporti
sociali in SL (e naturalmente le aspettative nei confronti di essi).
È su questa variabile che ci concentreremo con lo sforzo di
formulare una mappatura concettuale delle relazioni virtuali da parte
degli intervistati.
Il genere La comunità
di italiani contattata, come mostrato in tabella 8, tende a
rappresentarsi con un avatar dello stesso sesso di appartenenza. Solo
una bassissima quota di donne si raffigura come un uomo, mentre
un’altrettanto esigua fetta di utenti maschi possiede un avatar
dalle sembianze femminee o cangianti.
TABELLA 8 valori in percentuale |
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Genere utente per genere avatar
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|
| sesso avie
|
|
sesso utente |
|
maschio |
|
femmina |
|
mutevole |
|
totale |
|
|
maschio |
|
94,3 |
|
3,4 |
|
2,3 |
|
100,0 |
|
|
femmina |
|
4,3 |
|
95,7 |
|
0,0 |
|
100,0 |
|
|
totale |
|
63,0 |
|
35,6 |
|
1,5 |
|
100,0 |
|
|
Non c’è una
grossa differenza tra gli uomini e le donne per ciò che
concerne le esperienze sessuali provate in SL. Pochi più
uomini (il 56%) che donne (53,2%) hanno fatto sesso. Di questi
l’8% confessa di aver intrattenuto rapporti di sesso a
pagamento. Mentre nessuna donna dichiara di aver avuto
un’esperienza analoga. Probabilmente tale dato è
da interpretarsi come una maggiore reticenza culturale da parte delle
intervistate a rivelare aspetti della propria sessualità
virtuale oppure è da attribuire al più vasto
numero di prostituzione femminile piuttosto che maschile in SL. Neanche
per ciò che concerne lo status occupazionale in SL, la
variabile genere si rivela un forte discriminante. Di fatto il numero
degli uomini che lavorano rispetto alle donne è solo
lievemente superiore a queste. Poco più di un quarto degli
uomini (26,4%) possiede un’abitazione in SL. Meno di un
quarto delle donne (17%) invece possiede una casa.
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