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UN’INCHIESTA SULLA SPARIZIONE DELL’INCHIESTA di Carmine Treanni
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![]() Qualche anno più tardi, nel 1938, La guerra dei mondi di Orson Welles, il radiodramma tratto dall’omonimo romanzo di fantascienza di H.G. Wells, che l’allora giovane attore e regista portò alla radio, capovolse la questione: lo spettacolo divenne informazione. Come è noto un annunciatore anonimo interruppe le normali trasmissioni radiofoniche con la notizia che i marziani erano sbarcati nel New Jersey. A questa notizia seguirono di volta in volta altre comunicazioni, tra le quali un discorso drammatico del Ministro degli Interni. ![]()
In Italia, il caso più
eclatante – e probabilmente quello che ha dato il via alla
cosiddetta tv del dolore – è stato quello di
Vermicino. Un bambino di nome Alfredo Rampi, detto Alfredino,
è stato il protagonista di un tragico fatto di cronaca dei
primi anni ’80: cadde in un pozzo artesiano largo 30 cm e profondo 80
metri nelle campagne della località di Vermicino, nel
territorio del comune di Frascati. Il dramma fu seguito tramite una
diretta televisiva non stop lunga 18 ore a reti Rai unificate.
L’Italia intera rimase in ansia a seguire l’evolversi della
situazione: si stimò che più di 21 milioni di
persone avessero seguito alla televisione la straziante vicenda. Sul
luogo si portò anche l’allora Presidente della Repubblica
Sandro Pertini. Pochi, in quel momento, si resero conto di
ciò che stava accadendo: il dramma, l’evento
doloroso, si stava trasformando in spettacolo, in quella che poi
sarà chiamata televisione del dolore. Nasceva
così anche in Italia l’informazione spettacolo.
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