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La
fantascienza possiede una doppia anima. È un elogio sconfinato del progresso
(le meraviglie della scienza e della tecnica) ed è una Cassandra che scruta e
indica i disastri che la civiltà industriale - e post - può produrre.
Intendiamoci, non anticipa niente, prende un fiasco dietro l’altro, ma non
esiste un immaginario dei consumatori altro, la fantascienza si direbbe
letteratura d’anticipazione dei consumi che non possono trovare realizzazione
se non tramite tecnologia a venire. Anche la metà oscura attinge dal medesimo
serbatoio, dal profondo, dove un mostro dagli occhi di insetto, un angelo, un
nuovo prodotto meno tossico e uno più inquinante si confondono. Qui, in queste
zone, si sono avventurati gli scrittori di fantascienza, prima che i testi
dedicati al futuro venissero tradotti in ricerche di mercato con i relativi
trend che i sociologi vi leggono (immaginano?). Eccone qui di seguito alcuni
assaggi, tanto per provare, come in quelle degustazioni promozionali che le
aziende propongono nei supermercati o nelle fiere. Ciclo
di vita e cibo dei paria
Sicurezza alimentare,
tracciabilità, trasparenza, tecnologie, rischi e benefici degli organismi
geneticamente modificati (ogm). Attualità annunciata in modo inquietante, oltre
trent’anni fa, da una storia che mescolava sapientemente due grandi temi: l’informazione e
la fame. Il tutto condito da un po’ di sana (science)fiction. Scritto
da Harry Harrison nel 1966, quando la parola ecologia era nota solo agli
studiosi di scienze naturali, Largo! Largo! [1] è
un segnale d’allarme che risuona su più fronti, dall’incremento demografico
all’esaurimento delle risorse naturali. Nel 1973 ne viene tratto un film,
2002: i sopravvissuti (The Soylent Green), protagonista Charlton Heston. Ecco la
trama. Sovrappopolazione, inquinamento e carenza energetica hanno portato l’umanità
ad una disperata lotta per la sopravvivenza. Le classi sociali più povere
vivono in strada, ammassate in gruppi cui periodicamente vengono somministrati
viveri costituiti da tavolette energetiche. Il tipo di alimento più ricercato
è il Soylent Verde. Quando un membro delle classi più agiate viene ucciso in
circostanze misteriose, il detective assegnato al caso (Heston nel film) scopre
che l’uomo è stato eliminato perché a conoscenza di una verità
agghiacciante che voleva rivelare al mondo: il nuovo alimento viene ricavato dai
cadaveri. Storia di difficile digeribilità, ma nutriente per la mente.
[1] Harry Harrison, Largo! Largo! (Make Room!, Make Room!, 1966), Editrice Nord, Milano 1972
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