LA SUPER IDEOLOGIA EROICA DEI WATCHMEN di Marco Pellitteri |
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e ideologie più frequenti che il fumetto in quanto medium di massa (Brancato 1994; Brolli et al.
1992) ha fatto emergere nella maggior parte delle sue incarnazioni
seriali paiono di stampo piuttosto conservatore e, come asserito da più
voci, talora anche reazionario. V’è in particolare un autore di
fumetti, l’inglese Alan Moore, il quale in molte opere ha sottolineato
che alla base del fumetto popolare v’è un accento autoritario. Il suo
romanzo grafico Watchmen (Moore – Gibbons 1986-’87) mette bene
in luce le ideologie piccolo-borghesi e i quadri psichici non di rado
patologici che caratterizzano la maggior parte degli eroi in
calzamaglia (Wertham 1953; Mongai 1983). Durante la seconda metà degli
anni Ottanta, l’operato di Alan Moore è stato riconosciuto a livello
internazionale sia per le qualità affabulatorie sia per avere
evidenziato nelle sue opere il legame, sempre evidente ma troppo spesso
taciuto, tra fumetto popolare e ideologie, con opere quali V for Vendetta e, appunto, Watchmen. Le implicazioni più interessanti fornite da Moore in merito all’ideologia nelle narrative popolari si trovano in V for Vendetta e From Hell, le sue opere più complesse, e sono comunque presenti, in vari modi, un po’ in tutto il suo opus. Sebbene queste due opere non siano specificamente affrontate in queste pagine, sono romanzi grafici di grande interesse. V for Vendetta
è ambientato in una Londra del futuro, decisamente fascista, in cui il
controllo politico è affidato a una polizia repressiva e a mass media
più che faziosi; solo un rivoluzionario, che si fa chiamare V, si erge inizialmente contro questo potere oppressivo, fino a guidare con il suo esempio tutta la popolazione. From Hell
è la storia romanzata dei poteri oscuri che governavano l’Inghilterra
vittoriana: un romanzo molto ben documentato che nel contempo è un thriller emozionante. | ||
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1. Il Tarzan a fumetti
(1929, Harold Foster) derivava dall’eroe letterario di Edgar R. Burroughs (Tarzan of the Apes, 1912). |
Buck Rogers (1929,
Philip Nowlan – Dick Calkins), Brick Bradford (1933, William Ritt – Clarence Gray) |
e Flash Gordon (1934,
Alex Raymond) derivavano, direttamente o per ispirazione tematica, dalla space opera letteraria degli anni Venti. |
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