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Quali sono, secondo te, gli scrittori più importanti del
XX° secolo? Qualcuno ha influenzato la tua professione di scrittore? Ovviamente voto per me stesso.
Comunque, per non fare una lista troppo lunga, dirò Kerouac,
Pynchon, Borges, Burroughs, Kafka, Poe. Pynchon è davvero il migliore di tutti. Lui è il nostro
James Joyce, per la sua ricchezza di linguaggio, la profondità dei
sentimenti. Sono stato così dispiaciuto quando ho finito di leggere Mason
and Dixon. Borges ha le idee migliori e anche un linguaggio più fine.
C’è una sua frase che mi conforta (quando parla di Melville e di Poe):
“Intere popolazioni, altissime città, pubblicità erronee e clamorose
hanno cospirato per trasformare illustri sconosciuti in una delle
tradizioni d’America”. A volte mi piace immaginare che parli di me. Kerouac e Burroughs sono un caso a parte. È difficile
citare tanti loro libri che indubbiamente grandi. Si tratta soprattutto di
grandi brani e di grandi atmosfere, l’atmosfera beatnick che tanto ha
influenzato la mia crescita. Parlando di grandi sensibilità, mi è sempre
piaciuto molto anche Charles Bukowsky. Mi piace pensare al cyperpunk come ad un nuovo tipo di movimento beat. Beat erano Kerouac, Ginsberg, Burroughs, Corso. Cyperpunk
erano Gibson, Sterling, Rucker, Shirley. Burroughs era il più anziano dei
beat, e io sono il più anziano dei cyperpunk. Poe e Kafka sono un po’ beat in quanto la loro sensibilità
ha influenzato molto le loro opere. Entrambi non hanno scritto opere
lunghe che abbiano raggiunto un successo pieno però ci sono tante pietre
miliari di storie e brani perfetti. Stai
scrivendo un nuovo romanzo FS? Si, Matematici innamorati. Ho appena terminato la revisione finale.
Credo che sarà edito da Tor Books e uscirà in estate o autunno 2006. Mi è piaciuto scrivere questo romanzo perché dà vita ad
alcune delle idee del mio libro Lifebox.
Per esempio, ci sono i miei due ragazzi che fanno uscire fuori dai
computer universali cose come candele ardenti e vibranti tamburi. Ora, in Lifebox
affermo che i processi più naturali sono, sebbene deterministi,
impossibili da prevedere attraverso calcoli complessi. Ma ho ambientato la
maggior parte di Matematici innamorati in un mondo in cui questo non è in
discussione, ed è effettivamente possibile costruire un congegno che sia
in grado di prevedere il tempo, il mercato del bestiame, le decisioni dei
popoli etc. Un’altra cosa che faccio in Matematici innamorati è la satira sul nostro attuale governo. Il
Presidente Joe Doakes va in prigione. Lo trovo molto soddisfacente. E inoltre sfrutto un’idea sui due mondi paralleli che ho
sviluppato in The lifebox, the
Seashell, and the Soul; la
mia idea è che la realtà potrebbe essere una serie di universi paralleli
che sono allineati, dove ognuno è leggermente migliore di quello
precedente, come le bozze consequenziali di un romanzo. Come la maggior parte dei miei lavori, questo è in qualche
modo umoristico, il che a volte dà ai lettori l’impressione che io
sono, in molti casi, mortalmente serio.
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