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I funzionali si propongono il
mantenimento della buona salute, hanno come target di riferimento l’intera
popolazione e agiscono sul metabolismo, mentre i dietetici coadiuvano la cura
delle malattie. Il target, quindi, sono gli ammalati, sul cui metabolismo
agiscono. I nutriceutici dall’anglosassone
nutriceutical (nutrition+pharmaceuticals),
invece, migliorano la salute, si rivolgono a gruppi omogenei (età, razza,
sesso) e agiscono sul metabolismo. Nutriceutico è, ad esempio,
Danacol di Danone, bevanda lattea
fermentata, addizionata di steroli vegetali per la riduzione del colesterolo. Ultima frontiera i cosmoceutici
partoriti dall’industria cosmetica in partnership
con quella alimentare. Due esempi: The Wellness by Coca-Cola, bevanda
antiossidante, primo nato dagli studi del centro Beverage Institute for Health
& Wellness di Coca-Cola. Aloe
Vera, dissetante e antinfiammatorio all’aloe vera, al limone o alla banana
proposto da L’Angelica Guaber. Riassumendo, una radiazione
potenzia una funzione (The Fantastic Four), un prodotto migliora una funzione
dell’organismo (nutriceutical). Concavo e convesso del mercato delle parti del
corpo, chirurgie estetiche da un lato, cibi mirati dall'altro. Organismi
esteticamente modificati. Affinità terapeutiche scaturite
dal sogno collettivo del mercato. Niente equivoci, per carità: medicina,
chirurgia, scienza dell’alimentazione, l’innalzamento del benessere in
generale, non sono in discussione e neanche l’umano desiderio di immortalità
sotteso a tutte queste dinamiche. Tutto ciò ha solo un vizio d’origine, si
esprime dentro il contesto del tardo capitalismo, denunciandone uno scopo
preciso: se ogni bit in cui è scomponibile il mio corpo può essere migliorato,
curato, abbellito, potenziato, allora si possono immaginare/produrre prodotti
che assolvono queste funzioni, merci dedicate all’invasione del corpo. Cibo di plastica o di nobili
origini (nel caso dei funzionali, le culture orientali, ma che l’origine sia
birmana, sannita, celtica o navajo cambia poco), sempre però rivisitato dalle
logiche del mercato. Intanto, un po’ di sperimentazione con gli ogm sui corpi
poveri aiuta a preparare il futuro. Torna utile riprendere la
suddivisione in classi proposta da Arthur
Kroker[4]: -
I diseredati. Non possiedono nulla, relitti umani senza
alcun ruolo nel progresso; -
La classe lavoratrice tradizionale, sempre più emarginata,
spogliata di gran parte delle conquiste e ridotta al silenzio in cambio
dell’illusorio accesso al paradiso del consumo; -
La classe dei tecnocrati o classe virtuale, tecnici
specializzati che abbandonerebbero il corpo il prima possibile; -
La classe dirigente, costituita da presidenti delle
multinazionali, creativi della realtà digitale, élite finanziarie, imprenditoriali e politiche. Non ambisce tanto a
guadagnare ulteriormente, quanto a plasmare la coscienza collettiva dei popoli
e imprimere la propria visione alla concezione dell’universo. Ed ecco un menu tipico per
ognuno di queste classi. Ai diseredati un po’ d’avanzi
raccolti nel segno della solidarietà, o cibi ogm. Alla classe lavoratrice (nel
tempo libero, la quota maggioritaria dei consumatori) pasti sempre più sani e
nutrienti, farcitissimi di marketing. Ai tecnocrati cibo in grado di
ottimizzarne le performance, dovendo essere tendenzialmente in funzione 24 ore
su 24 in qualsiasi parte del mondo per 365 giorni all’anno. Alla classe dirigente il lusso
di mangiar bene. I funzionali si pongono al
confine tra i bisogni della classe lavoratrice e quella dei tecnocrati,
seducono la prima in quanto segnale forte di emancipazione e servono bene la
seconda, affrancandola tendenzialmente dalla zavorra/corpo. Poco importa se il
mercato premierà o meno questi prodotti. Interessa sottolinearne la portata
ideologica (non certo esclusiva dei funzionali), poiché in ogni novità di
prodotto convergono sogni autentici/indotti dell’uomo e capacità del sistema
dell’offerta di tradurli in consumo. Il risultato concreto è anche
l’espressione reale dell’ideologia dominante. I funzionali fanno bene, ma sono
anche funzionali nello studio delle logiche del potere. Sul corpo convergono gli
interessi della scienza che mira al postumano e del potere che persegue il
disumano. La dieta consigliata non è semplice da seguire, bisognerebbe abolire
parecchi cibi guasti, il capitale, la marca, la pubblicità, il marketing, il
mercato, il profitto… Stop, questa rivista parla solo
marginalmente di fantascienza.
[4] Intervista di Sharon Grace ad Arthur Kroker, Code of Privilege, “Mondo 2000” n.11
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