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Di contro, viene in mente il
caso di Zazie nel metro[12] che, dopo il suo breve soggiorno
a Parigi, alla Paradise now, oltre che il titolo del film[14] di Hany
Abu-Assad (2005), che racconta 24 ore nella testa di un kamikaze, sembra allora
poter essere la promessa, offerta gratuita per tutti, e per tutti i telespettatori,
di un Nirvana che è a portata di mano: accessibile col solo ausilio di un
telecomando. Paradise now è il canto,
dunque, l’inno popolare dei pellegrini accorsi al santuario del benessere e di
quanti provano a sognare ad occhi aperti. A viaggiare tra memorie e immaginari
altrui. Mentre fuori il caldo è violento. O le piogge torrenziali. I fiumi in
piena. I mari inquinati. I corpi non più così atletici né in forma. Paradise now!
[7] Jean
Baudrillard, idem, pp. 38-39.
[8] Format prodotto
da Magnolia e giunto alla quarta edizione nella programmazione RAI 2 con la
conduzione di Simona Ventura. Dal sito web leggiamo: “Sono sei donne e sei
uomini, (…) pronti a raggiungere con le unghie e con i denti il montepremi
finale.(…) I personaggi sono abituati agli agi, alla popolarità, ma ora hanno
deciso di cambiare. Abbandonano la fama per lottare con la fame, lasciano il
lusso per sfidare la natura ma, soprattutto, rinunciano alla vita privata per
farvi sognare con le loro avventure.”
[9] Format prodotto da Endemol,
andato in onda su Italia 1 nella prima edizione e su Canale 5 due edizioni
successive. Dalla scheda di wikipedia leggiamo: Il regolamento prevede che un
gruppo di "vip" abbandoni le comodità della vita abituale per vivere
in una fattoria con solo gli oggetti essenziali. Ogni settimana si svolgono le nomination e i concorrenti vengono
progressivamente eliminati mediante il televoto. In finale i tre o quattro
concorrenti rimasti si contenderanno il premio in denaro. Ogni settimana si
svolgono delle prove che riguardano la vita quotidiana in una fattoria, o
almeno ciò che l'immaginario collettivo ritiene tali. Se vincono la prova i
concorrenti avranno in premio cibo oppure l'immunità dalla nomination.
La prima edizione ha avuto come location
[10] È il titolo del famoso romanzo di Jack Kerouac
scritta nel 1951 e pubblicata per i tipi del Viking Press nel 1957, pubblicato
in Italia da Mondadori.
[11] D. Hopper, Easy Rider,
[12] È il titolo del romanzo di Raimond Queneau (1959)
e anche del film che Luis Malle ne trasse nel 1960. Zazie è una ragazzina
ribelle che arriva nella Parigi anni ’50 con il sogno di vedere il metrò.
[13] Cfr. il romanzo di Dave Eggers (2002) Conoscerete la nostra velocità
pubblicato in Italia da Mondatori nel 2003. [14] Appena uscito in DVD con il numero 65 dell’Internazionale di maggio 2007.
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