Essi vivono, noi dormiamo: il cinema politico di John Carpenter | di Nicola Bassano | |
E così la Statua della Libertà diventa, in Fuga da New York, la centrale di controllo del carcere di massima sicurezza. Lo sguardo attento e analitico del regista appare spesso pervaso da un forte atteggiamento pessimistico. Ne è un meraviglioso esempio il finale di In the Mouth of Darkness, nel quale il protagonista dopo aver tentato di fuggire dal villaggio maledetto si ritrova in un cinema a ridere di se stesso e del suo tragico destino. La sequenza è un’evidente citazione del capolavoro di King Vidor The Crowd (La Folla) del 1928. Villaggio che diventa un esplicita metafora della società e del potere che essa esercita sulle persone costrette a reprimere i propri sentimenti per uniformarsi ai dettami del mercato; concetto rimarcato nel 1995 con Il Villaggio dei dannati, (Village of the Damned, remake del film omonimo del 1960 di Wolf Rilla, tratto dal romanzo I figli dell’invasione di John Windham - 1968), dove una nuova stirpe di bambini belli, biondi e malvagi farà di tutto per affermare il proprio dominio sulla comunità. Gli spunti filosofici affrontati nella pellicola (ma più in generale in tutta la filmografia del regista) contribuiscono a sottolineare la nozione che è l’uomo stesso a generare il male, perché questo è insito nella razza umana; i prodotti di una società malata non possono che essere mostri, generati per diffondere odio, morte e distruzione. Figlio prediletto di questa comunità degenerata non può che essere Micheal Myers (Halloween, 1978), raffigurazione desolata di un mondo privo di senso dove anche l’ultimo barlume di umanità finisce per soccombere sotto i colpi incessanti della follia. In tutto ciò l’uso della violenza diventa strumento necessario per rappresentare un sistema miseramente concepito come una falsa democrazia all’interno della quale il vero potere è nelle mani di poche persone, mentre i poveri e i diseredati continuano, giorno dopo giorno, a crescere arricchiti da schiere di anime disperate. Una società divisa che assiste impotente alla graduale erosione della classe media. È proprio la sconvolgente attualità di queste tematiche a fare di John Carpenter uno dei maestri indiscussi del cinema contemporaneo. Il 2010 dovrebbe essere l’anno del ritorno al grande schermo. I progetti a cui il regista sta lavorando sono molteplici; il primo è The Riot, pellicola interpretata da Nicolas Cage ambientata in un penitenziario durante una rivolta carceraria. Le prime notizie trapelate insinuano che ci sarebbero tutte le tematiche care al regista, una su tutte l’antieroe condannato a morte chiamato a lottare per la libertà. Alcuni problemi in fase di pre-produzione pare ne abbiano bloccato l’uscita nelle sale. Altro progetto per il 2010 è The Ward (Il Guardiano), interpretato dalla 22enne Amber Heard (già vista in Never Back Down), ambientato in un manicomio infestato (ancora un luogo chiuso dal quale fuggire). Le riprese sono iniziate nel giugno 2009 e segnano il ritorno di Carpenter all’horror puro. | ||
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— Boulenger G., John Carpenter J.: The Prince of Darkness, Birmingham, Silman-James Press, 2003.
— BLiberti F., John Carpenter, Il Castoro, Roma, 1997. — BVallan D’Agnolo G., Turigliatto R., John Carpenter, Lindau, Torino, 1999. |
— BWindham J., The Midwich Cuckoos, 1957, trad. it. I figli dell’invasione, Mondadori, Milano, 1968.
— BZelati P., Il Signore del Male, Un Mondo a Parte, Roma, 2008. |
John Carpenter:
— Dark Star, Usa, 1974, Dark Star, Passworld, 2006. — Assault on Precint 13, Usa, 1976, Distretto 13: Le brigate della morte, Stormovie, 2008. — The Fog, Usa, 1979, The Fog, Universal Pictures, 2006. — Escape from New York, Usa, 1981, 1997: Fuga da New York, Universal Pictures, 2009. — The Thing, Usa, 1982, La cosa, Universal Pictures, 2008. — Christine, Usa, 1983, Christine – La macchina infernale, Columbia, 2004. |
— Prince of Darkness (Il Signore del Male), Usa, 1987.
— They Live, Usa, 1988, Essi Vivono, BiM, 2008. — In The Mouth of Madness, Usa, 1994, Il seme della follia, Cecchi Gori Home video, 2002. — Village of the Damned, Usa, 1995, Il Villaggio dei dannati, Universal Pictures, 2003. — Escape from L.A., Usa, 1996, Fuga da Los Angeles, Paramount, 2001. — Vampires, Usa, 1997, Vampires, Cecchi Gori Home Video, 2000. — Ghosts of Mars, Usa, 2001, Fantasmi da Marte Columbia, 2006. |
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