UNA STORIA CYBORGUESCA: HE, SHE AND IT DI MARGE PIERCY di Antonella Russo |
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Anche nella descrizione dell’incontro sessuale tra
Yod e Shira,
leggiamo lo stupore di quest’ultima nello scoprire il cyborg
meno
“meccanico” degli altri suoi amanti umani, ponendo
in primo piano la
questione che produrre robot umani o macchine
“meccanizza” tutti noi
(Shands, op.cit., pag. 93), ricollegandosi,
in questo modo, a
ciò che sostiene Haraway quando scrive che nel rapporto tra
umano e
macchina non è chiaro chi crea e chi è creato
(Haraway, 1991, pag.
177).
Ci sono due aspetti da sottolineare in questo passaggio: il primo è il tema del desiderio della procreazione da parte dell’uomo, dello scienziato Avram che lavora in segreto nel suo laboratorio (“Yod is a secret project of my own” [ibidem, pag. 73]), che tanto ci ricorda il Frankenstein di Mary Shelley; il secondo riprende l’idea di Haraway dell’importanza da parte delle donne di comprendere la presenza della cibernetica in ogni aspetto della realtà sociale e di prendere parte attivamente nella costruzione dei nuovi limiti, come strumento di liberazione. Tutte le donne in He, she and It, hanno conoscenze ed esperienze nell’ambito tecnico-scientifico al pari degli uomini, proprio perché la scrittrice vuole incoraggiarle a sentirsi partecipi nella costruzione della futura tecnologia. Malkah, infatti, spiega a Yod l’importanza del ruolo da lei svolto nella sua creazione:
È, come vediamo, Malkah a programmare Yod nello
sviluppo del suo
lato emotivo, a dargli un’educazione sentimentale iniziandolo
al
racconto della creazione del suo antenato, del Golem2 Joseph da parte
del rabbino Judah Loew nella Praga del 1600. Marge Piercy vuol
mostrarci come tra il 1600 e il 2059 ci siano tante differenze,
soprattutto culturali, ma come nello stesso tempo e allo stesso modo
Yod e Joseph sono espressione di subjects in process,
decentrati, che suggeriscono la possibilità di innumerevoli
altre
storie ma soprattutto tematizzano la costruzione
dell’identità
decostruendo, di conseguenza, le dicotomie su cui si basa il pensiero
occidentale.
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