Il sosia di Goliadkin? Il ragionier Fantozzi di Marco De Simone
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Va a
finire male la partita di tennis alle ore 6 antimeridiane, finisce
tragicamente la tragicomica sfida annuale tra scapoli e ammogliati, la
battuta di caccia degenera in una guerra, la corsa ciclistica e la gara
di canottaggio si concludono con morti, feriti e dispersi12. Anche con lo
sport praticato, quindi, il povero ragioniere ha un rapporto del tutto
conflittuale. Lo spot ritorna in Fantozzi anche sotto un’altra
tipologia: non solamente sport praticato, ma anche sport seguito. Il
ragioniere è un fanatico del mercoledì di coppa e non una sola volta lo
ritroviamo davanti alla televisione per uno dei più classici topos
fantozziani, appunto la partita della nazionale italiana di calcio13.
Per quanto riguarda il sesso, Fantozzi è completamente negato: oltre alla pochezza delle sue dimensioni falliche, Fantozzi è caratterizzato da una completa ignoranza in campo sessuale. Non sa cos’è la prostata, il climaterio, il ciclo14. Inoltre qualunque oggetto inanimato gli ricorda, con la sua incombenza e la sua enormità, la propria pochezza sessuale. Non ci dilunghiamo oltre sulla validità di Fantozzi come indicatore sociologico. Possiamo comunque asserire che i personaggi di Fantozzi e Fracchia, nati dalla penna di Paolo Villaggio, e quelli di Dostoevskij, in particolare Goljadkin e Fëdor15, sono molto simili, per quanto distanti nel tempo e per quanto diversi siano i loro autori. Le vicissitudini dei personaggi dello scrittore russo ricordano in pieno quelle dello sfortunato ragioniere (e di Fracchia), soprattutto per quanto riguarda il contesto lavorativo. Goljadkin, in particolare, sul lavoro si trova malissimo con i colleghi, come si trova male con le persone in altri contesti al di fuori di quello lavorativo. Anche per Goljadkin quindi il ruolo è quello del brutto anatroccolo. La sua vicenda inoltre si complica ancora di più, dato che c’è di mezzo il suo sosia16. Anche Goljadkin e Fëdor, per quanto quest’ultimo frequenti una donna, hanno evidenti problemi nell’approccio con l’altro sesso (che in Fantozzi, abbiamo visto, è portato addirittura al paradosso, con il ragioniere che, seppur sposato e con una figlia, di sesso non capisce quasi nulla). Ciò che accomuna comunque i vari personaggi è, in fondo, il non voler abbandonare la loro condizione di brutto anatroccolo, di ultima ruota del carro: Goljadkin tenta di cambiare le carte in tavola solamente quando nota che il suo sosia lo sta surclassando. Alla fine diventerà pazzo. Fëdor decide di non dichiarare il suo amore alla prostituta che si è recata nel suo appartamento. Il ragioniere più famoso d’Italia è più determinato: più volte cerca il riscatto, la riscossa e a volte la trova, come quando porta a letto la Silvani e le fa passare un bel momento di godimento, per così dire. Ma egli rimane comunque un “perdente nato”, e come Goljadkin non lascia il suo sottosuolo, così Fantozzi non lascia il suo sottoscala. Eppure, Fantozzi è eterno: la sua maschera, il suo personaggio non potrà avere fine, sia perché “morto un Fantozzi, se ne fa un altro”, sia perché questo personaggio è assai più nostro di quanto crediamo. |
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13. Celeberrima è la sequenza tratta da Il secondo tragico Fantozzi, del 1976, durante la quale Fantozzi è costretto a rinunciare alla partita tra Inghilterra e Italia per andare al cineforum del dottor Riccardelli; altra sequenza, tra le altre, durante la quale Fantozzi deve rinunciare ad una partita (stavolta è Italia – Brasile) è nel film Fantozzi il ritorno (1996). |
14. Diverse sono le pellicole nelle quali Fantozzi mostra la sua carenza di conoscenze in materia sessuale, da Fantozzi contro tutti (N. Parenti, P. Villaggio, Italia, 1980) a Fantozzi subisce ancora (N. Parenti, Italia, 1983), per non dimenticare Fantozzi in Paradiso e Fantozzi il ritorno, ma si potrebbe citare tutta la filmografia fantozziana.
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15. Goljadkin è il protagonista del romanzo Il Sosia, Fëdor è il protagonista del romanzo Memorie del sottosuolo, entrambi di Fëdor Dostoevskij.
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16. Goljadkin viene surclassato in ogni situazione sociale e privata dal
suo sosia, che non è altro che la proiezione di quello che il codardo
consigliere titolare vorrebbe essere in realtà: spigliato, malizioso e
capace di imporsi al prossimo. La pellicola che più ricorda la vicenda
de Il Sosia è Fracchia la belva umana. |
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