Sulle tracce di Verne: il viaggio sulla Luna di Georges Méliès
di Carmine Treanni

 


3. Il Viaggio sulla Luna
Un razzo, molto simile ad un proiettile gigante, viene sparato con un cannone da Parigi sulla Luna, o, per meglio dire, in un occhio della Luna. È il compimento del progetto del professor Berbenfouillis, membro stimato del Circolo degli Astronomi e fautore del lancio di uomini sul nostro satellite. I cinque componenti della spedizione “allunano” e durante la notte assistono al passaggio delle varie costellazioni, umanizzate nei corpi di uomini e donne. In seguito fanno conoscenza con gli abitanti della Luna, esseri simili a insetti, ma con la testa di uccello, ne catturano uno e fanno ritorno a casa cadendo nell’oceano da dove vengono ripescati sani e salvi.

Questa in sintesi la trama di Voyage dans la Lune che come è noto si ispira sia al romanzo Dalla Terra alla Luna (1865) di Jules Verne sia a I primi uomini sulla Luna (1901) di Herbert Georges Wells. Questo film è stato in assoluto il più famoso del regista francese, tanto da essere venduto praticamente in tutto il mondo. Questo non impedì, comunque, casi di pirateria, ossia di copie che furono riprodotte all’insaputa di Méliès.

Il film fu interamente girato nello studio dell’illusionista a Montreuil-sous-bois e si compone di trenta quadri che utilizzano una scenografia dipinta a mano con oggetti realizzati a trompe-l'œil.

I fondali e l'ambientazione scenografica del film sono piuttosto piatti ma presentano tutte le caratteristiche che contraddistingueranno poi il film di fantascienza: scienziati pronti a gettarsi nell'avventura, il viaggio spaziale, effetti speciali ottenuti con le sovrapposizioni di immagini, alieni in ambientazioni esotiche.

Méliès rielabora in modo originale i due romanzi da cui trae ispirazione, stemperandone la solennità e aggiungendovi una vena grottesca e ironica: gli astronauti che intraprendono il viaggio verso la Luna sono borghesi che predispongono il viaggio che si conclude con uno  schianto sul volto lunare.

Il film costò circa 10.000 franchi, una somma piuttosto alta, dovuta principalmente ai macchinari e al costo dei costumi fatti su misura per i Seleniti. Lo stesso regista aveva fatto i modelli di argilla, i fondali, i costumi e le maschere di cartapesta usate per la lavorazione[8].

La Luna (la donna nel crescente lunare) era Bleinette Bernon, una cantante di una music hall, le stelle ballerine dello Chatelet e tra gli uomini c'erano cantanti d'operetta e io stesso. I Seleniti erano acrobati del circo Folies- Bergère.

Con questo film nasce il cinema di fantascienza, che proprio nella filosofia del regista francese troverà la sua ragion d’essere: effetti speciali da un lato e cura nella messa in scena dall’altro.

Ma non c’è dubbio che è la satira e il grottesco lo stile con cui Méliès diventerà famoso e importante per la storia del cinema mondiale.

 


[8] Ibidem

 

    [1] [2] (3) [4]