Se volessimo sintetizzare in tre
tappe fondamentali la storia del cartone animato occidentale (escludendo,
quindi, le anime giapponesi) dovremmo soffermarci su tre autori: Disney
(ovviamente), la coppia Hanna & Barbera, e Matt Groening,
il creatore de I Simpson.
È la sgangherata
famiglia americana, protagonista della serie americana The Simpson, ad
essersi conquistato, anche in Italia, un successo senza
precedenti e un posto d’onore nella storia della televisione, risultando amata
e adorata sia dai bambini sia dagli adulti. I Simpson hanno segnato la
storia del cartone animato come altri pochi personaggi, restando la prima e la
più lunga serie a cartoni animati messa in onda in prima serata in America,
sulle frequenze del network Fox.
Basta pensare che, in un
sondaggio del settimanale “Time” sui grandi personaggi del XX° secolo sono
arrivati in cima accanto a nomi quali Einstein, Picasso e i Beatles.
Possiamo
tranquillamente dire che esistono stili ben precisi anche nel vasto e variegato
mondo dei cartoni animati, che sia serie Tv o lungometraggi. All’inizio c’era
Walt Disney, e tutto ruotava attorno alla sua visione del nuovo medium. Storie
per famiglie, temi tratti dalle favole classiche, cura grafica minuziosa. I
film, e prima ancora le Silly Simphonies, sono la versione moderna delle
favole, racconti edificanti che mostrano ai bambini le (liete) conseguenze
dell’agire bene, e quelle (tragiche) del trasgredire leggi e divieti. Poi
arrivano la Warner Bros., ma soprattutto Hanna & Barbera. Dal
lungometraggio per le sale cinematografiche si passa ad una galassia di brevi cartoons
e di serie Tv.
La serie
Ma cosa contraddistingue la
serie I Simpson da tutto quello che è stato precedentemente prodotto? Innanzitutto lo stile grafico. Al bando
l’accuratezza dei disegni, la cura dei particolari. Il tratto dei personaggi è
essenziale, ma allo stesso tempo allucinato. Gli occhi enormi, marcati, sono il
segno della psicologia dei personaggi. Poi l’intera famiglia, come ha scritto
la sociologa Marina D’Amato: “Il cartone racconta le avventure della famiglia
Simpson che sono in fondo la proiezione in chiave esasperata dei piccoli
problemi di ogni famiglia”. Ma il
tutto è filtrato da un’ironia a tinte fortemente ciniche. Le quotidiane
frustrazioni dei Simpson si sciolgono nel cinismo che domina le storie della
serie. Completano il quadro battute sferzanti, situazioni paradossali e
grottesche. Sullo sfondo di una tipica cittadina americana, Springfield, ideale
scenario per le storie allucinate della famiglia.
Le loro vicende sono in fondo le
vicende umane di tutti noi. Ecco perché ci divertiamo a guardarle, perché
attraverso di loro ridiamo di noi stessi.
E anche i loro “acidi” dialoghi
sono infarciti di riferimenti storici e culturali.
L’autore
Eppure The Simpson è nata
quasi per caso. I personaggi hanno preso vita sul piccolo schermo come sketches
di due minuti al giorno nel "Tracey Hulman Show" per guadagnarsi un
immediato successo di critica e pubblico: nel 1990, la serie diventa il
programma di massimo ascolto del canale Fox Network.
Il loro creatore, Matt
Groening,
nato nel 1954 a Portland (Oregon), inizia la sua carriera di disegnatore molto
presto (in pratica nel suo primo giorno di scuola). Prima che il successo
baciasse la sua vita, l’autore de I Simpson aveva lavorato in un impianto di
trattamento delle acque di scolo e come autista per un anziano regista
cinematografico. In seguito lavorò come ghostwriter sulle memorie del vecchio
regista.
Sulla scia del successo di I
Simpson, Groening fonda il "Bongo Comics Group", con cui pubblica
quattro raccolte di fumetti (Simpson Comics, Radioactive Man, Bartman, Itchy
and Scratchy Comics) e due speciali (Lisa Comics e Krusty Comics).
I personaggi
Ma chi sono I
Simpson? C’è Homer
J. Simpson, il capofamiglia, che lavora alla centrale nucleare di Sprinfield di
cui è proprietario Mister Burns. È l'esempio del tipico americano medio, è
sposato con Marge ed ha tre figli. Le sue passioni sono la birra Duff, il
bowling e il baseball. Homer ha dei leggeri problemi di obesità ed è in
costante rivalità con il nemico/vicino Ned Flanders.
Marjorie "Marge"
Simpson è la moglie di Homer. La sua caratteristica è una pettinatura
eccessiva e fa la casalinga. Di solito però la troviamo intenta in piccoli
lavoretti, come vendere biscotti alle bancarelle, per far quadrare il bilancio
familiare o per far fronte a spese impreviste.
[1]
Marina D’Amato, I teleroi, Editori
Riuniti, Roma, 1999.
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