Lost. La rivincita dei cloni di Simona Vitale

 

La nascita di YouTube ha influito sulla circolazione di particolari video amatoriali il cui contenuto è inspirato dal cinema, dalla televisione e dalla musica. In questo nuovo genere di video rientrano filmati a carattere parodistico di film, serial, cartoon e video musicali. Non mancano gli omaggi dei fan a produzioni di successo nei quali aspiranti attori e registi ripropongono, sequenza dopo sequenza, inquadratura dopo inquadratura, prodotti audiovisivi di successo.

I creatori di questi video amano citare gli autori di riferimento, talvolta cambiando la struttura narrativa, altre eseguendola in fedele riproduzione artigianale.
Il serial più omaggiato e riprodotto negli ultimi mesi è probabilmente Lost, il serial trasmesso dal canale americano ABC, alla sua terza stagione.

Molte riproposizioni di Lost realizzate dai fan sono rappresentate da versioni del telefilm in chiave comico-umoristica. Altre invece si limitano a riprodurre parte di una puntata, senza ulteriori modifiche nella trama. Tra queste ultime particolare oggetto di ammirazione pare essere costituito dalla prima puntata della seconda stagione (dal titolo Man of Science. Man of Faith).

Questa puntata vanta in rete numerosi cloni che vedono protagonisti giovani ed adulti a scimmiottare le battute e i gesti di questo o di quell’attore. 
Sulle tante versioni della prima sequenza di Man of Science. Man of Faith  ha influito la sceneggiatura lineare del testo, la scarsità delle battute, la semplicità della ripresa registica e probabilmente l’assenza di particolari effetti speciali.

A rendere suggestiva la sequenza pluricitata ha altresì contribuito il suggestivo e repentino cambio di atmosfera che nel giro di pochi minuti rovescia completamente il senso tematico di ciò che era stato mostrato sullo schermo sino a quel momento.

Qualunque siano le motivazioni che spingono gli ammiratori di Lost a riprodurre con dovizia la parte iniziale della suddetta puntata, la conseguenza in rete è stata di aver reso la prima sequenza  di Man of Science. Man of Faith un piccolo cult.
Ma non sono solo i fan in carne ed ossa a mimare le gesta dei protagonisti di Lost, nella rilettura del telefilm attraverso tali video spesso vengono utilizzati, pupazzi, fantocci e creature realizzate in “formato” cartoon.

Il fenomeno più interessante in questo genere di video-hommage è rappresentato da un gruppo di giovani americani i quali hanno realizzato ben otto episodi di Lost: The Other Side[2], un’immaginaria e parallela trama che racconta le vicende di alcuni ragazzi stipati nell’aereo della Oceanic Airlines e precipitati anch’essi sull’isola (ma su di un’altra costa), all’insaputa dei protagonisti.
Al citazionismo e all’omaggio subentra così un senso di identificazione totalizzante del fan nel personaggio, una partecipazione vicaria (attraverso la messa in scena e la recitazione) che fa rivivere all’infinito pezzi del telefilm prediletto.

Si compartecipa in tal modo agli avvenimenti fittizi proposti dalla tv rielaborando i contenuti, a volte storcendoli, altre adattandoli alle esigenze tecniche, con l’intento di esserci, di far propri gli spezzoni amati. 
Violando il limite dei sogni che ci fa spettatori non vigili, attraverso la riproposizione fantastica del vissuto audiovisivo, si aggira l’ostacolo di non potere esserci nella vita para-onirica riposta al di là dello schermo.


[2] http://www.42takes.com/tos/cast.php 

 

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