Nel 1982,
Renato Giovannoli pubblicò negli Espresso Strumenti una
singolare escursione intitolata La scienza della fantascienza,
interrogandosi sull’attendibilità di androidi, antimateria,
astrogazione, cyborg, dianetica, infundiboli cronosinclastici,
iperspazio, macchine astratte, parafisica, psicorobotica,
psicostoriografia, quarta dimensione, scambio mentale, subspazio,
tachioni, tessaratto, tiotimolina, universi paralleli, mondi
possibili, alieni eccetera.
Da allora la
quota organica di tecnologia nel quotidiano si
è
notevolmente innalzata, la frequentazione degli umani con
oggetti e scenari della fiction di origine fantascientifica è
diventata ordinaria, ma la tentazione di verificare la
fondatezza scientifica delle storie di sf continua a riemergere
in varie forme. Prova ne sia questo Superman contro Newton,
scritto a quattro mani da Gresh e Weinberg, a loro volta autori
di sf e di storie per la Marvel, secondo una consolidata
tradizione che vuole gli autori di sf, talvolta, impegnati su i
due fronti: la fiction e la scienza.
I due
propongono un curioso mix tra la storia dei fumetti (compresi i
pulp magazine che ne hanno diffuso la lettura) e un bignami di
divulgazione scientifica. Piacevole da leggere, istruttivo e
stuzzicante. Vengono passati in rassegna tutti i campioni del
genere, dalle star universalmente note (Superman, Batman, Spider
Man) a quelli familiari solo agli appassionati, come Green
Lantern o Sub-Mariner.
Di pari
passo siamo invitati dagli autori ad una ripassata di
astrofisica, biologia, chimica e tutte le altre discipline
connesse alla materia. A fare da cerniera, tutto il classico
repertorio , dai mutanti ai viaggi nel tempo, dai buchi neri
alla vita extraterrestre.
Piccole
lezioni nel segno di un sano illuminismo professato apertamente
dagli autori. Viene in mente Non è mai troppo tardi, quando
sulla lavagna del professor Manzi, a ben vedere, prendevano
forma dei fumetti per spiegare letteralmente l’ABC. Dopo quasi
mezzo secolo, paradossalmente, ancora oggi i fumetti ci
conducono alle frontiere attuali delle conoscenze scientifiche
in un libro mai noioso, a volte scontato, quando dimostra
l’infondatezza di certi superpoteri (“nessuno può muoversi alla
velocità della luce; nessuno può muoversi più veloce della
velocità della luce”) e quando si denunciano le pseudo scienze;
sorprendente, invece, quando si scopre che alcune teorie, a
certe condizioni, non sono proprio da buttare via.
Quali? Per
scoprirlo bisogna leggersi il libro.