Il tema dell’invasione aliena
invisibile è un classico della fantascienza degli anni 50 e 60 che trova nel romanzo L’Invasione
degli Ultracorpi (The
Body Snatchers, 1955) di Jack Finney il suo capolavoro
assoluto, ora ristampato dalla Marcos y Marcos nella collana Gli
Alianti.
Una strana psicosi collettiva sta
dilagando a Santa Mira, un piccolo paese della California.
Numerose persone, infatti, affermano che alcuni loro parenti non
sono più loro... l'aspetto fisico, il comportamento, i pensieri
sono sempre gli stessi, ma qualcosa sembra cambiato. Miles
Bennell, un medico, scopre l'orribile, folle verità: mostruosi
baccelli, provenienti dallo spazio, replicano alla perfezione le
persone durante il sonno, assumendone l'aspetto esteriore nei
minimi particolari e assorbendone i ricordi e la personalità.
Notte dopo notte le "copie" degli abitanti di Santa
Mira si sostituiscono agli originali.
Parafrasando il titolo di una ben
nota serie televisiva, con questo romanzo di Finney ci troviamo Ai
confini della Realtà. Tutto sembra uguale, immutabile, ma
le vere rivoluzioni (sociali e politiche) sono quelle che
strisciano silenziose fra le pieghe della democrazia e della
libertà.
L’invasione che lo scrittore
americano ci presenta con questo classico non è attuata
attraverso roboanti e giganteschi dischi volanti, ne attraverso
l’uso di armi super tecnologiche, ma grazie alla sistematica
sostituzione dell’uomo, delle sue idee quanto del suo corpo.
L’unica cosa che i baccelli sembrano non riuscire a replicare
è l’anima, significativamente rappresentata dall’autore
nella mancanza di luce negli occhi dei posseduti.
Siamo negli anni Cinquanta e la
lettura di una possibile “invasione” del pericolo comunista
nella società americana è quasi scontata, ma il romanzo può
essere anche una metafora del maccartismo e dei mutamenti in
corso nella società americana.
Finney sembra voler metter in
guardia il lettore contro l’insorgere di una civiltà in cui
gli uomini sono svuotati delle loro emozioni e passioni che, nel
bene e nel male, sono l’essenza stessa dell’animo umano.
La lettura del romanzo è molto
fluida, le pagine scorrono nella mente del lettore quasi come
dei fotogrammi cinematografici. Non a caso del romanzo sono
state tratte alcune versioni sul grande schermo, la più bella e
fedele delle quali resta L’Invasione degli Ultracorpi di Don Siegel del 1956.