Sociologia delle religioni
di Max Weber Uno dei capisaldi della lettura sociologica viene riedito in un’edizione agile e relativamente a buon mercato. L’opera raccoglie in due volumi il corpus di studi di Max Weber sul rapporto tra credenze religiose ed orientamento dell’azione sociale ed economica. Il comportamento dell’uomo in una data società, secondo l’intellettuale tedesco, diviene, infatti, meglio comprensibile alla luce delle credenze, delle idee sull’esistenza e delle visioni del mondo condivise. Per questo è necessario postulare una certa convergenza tra le convinzioni religiose e le pratiche economiche (ogni volte intrise di un certo ethos), o le relazioni sociali. L’opera contiene uno dei saggi più celebri e fortunati di Weber: L’etica protestante e lo spirito del capitalismo. Qui si mette in luce l’affinità tra l’inclinazione protestante – calvinista, nello specifico – centrata sulla teoria della predestinazione, e l’atteggiamento del capitalismo moderno, fondato sull’accumulazione indefinita, il reinvestimento continuo dei profitti, l’austera disciplina, la marginalizzazione del godimento terreno, oltre che, ovviamente, sulla strutturazione razionale dell’attività produttiva, all’insegna della razionalizzazione che diviene il tratto costante e caratterizzante della modernità occidentale. Gli altri saggi si occupano di analizzare ampiamente il confucianesimo, il taoismo, l’induismo, il buddismo e il giudaismo antico. L’ottica è quella di una sociologia comparata che studi le grandi religioni proprio per definire una teoria che consenta di riconoscere la relazione tra i differenti atteggiamenti religiosi e le componenti dell’etica economica, o dell’organizzazione sociale dei vari contesti socio-storici, indagati lungo l’asse delle categorie dell’ascetismo e del misticismo, attraverso cui ogni gruppo sociale può configurare il proprio nucleo di risposte alle questioni del male e della salvezza.
|
titolo Sociologia delle religioni
di Max Weber
editore UTET, Torino, 2008
pagine 2 voll., 1328
prezzo € 16,00
|
|
[ torna a letture ] |
||
|
Tortuga
di Valerio Evangelisti Come ha dimostrato il successo della serie de I pirati dei Caraibi, l’epos selvaggio della filibusta riesce ancora a catturare l’immaginazione; è però un territorio completamente nuovo per Valerio Evangelisti, che finora ci aveva abituati a cupe ambientazioni medievali o futuristici incubi, e nonostante ciò riesce a ricostruire perfettamente l’atmosfera degli ultimi mesi della guerra di corsa nel Mar dei Caraibi. Insieme all’ambientazione, Evangelisti abbandona un altro suo cliché: si concentra, infatti, più sulla descrizione delle norme che regolano l’azione dei personaggi, che sui processi interiori del protagonista, ai quali viene comunque riservata una grande attenzione; l’esposizione delle ferree leggi che regolano la vita piratesca è estremamente rigorosa, mentre le terribili punizioni che venivano inflitte ai trasgressori sono raccontate con crudele ironia. Filo conduttore del romanzo è quello di molte delle opere dell’autore bolognese: una discesa all’inferno, con i gironi sostituiti dai meandri più oscuri dell’animo umano, dove il “viandante” si perde e infine (per restare in tema) annega, dove l’unica salvezza è considerare la vita un contenitore da riempire con orge, alcol e baccanali. Questa è la morale piratesca, e il poco velato suggerimento è che, se osservassimo con attenzione, potremmo accorgerci che è anche la nostra.
|
titolo Tortuga
di Valerio Evangelisti
editore Mondadori, Milano, 2008
pagine 330
prezzo € 16,50
|
|
[ torna a letture ] |
||
|
Incontri@moci. Le relazioni ai tempi di Internet
di Monica Whitty, Adrian Carr A fronte di un excursus (un po’ manualistico) sulla Computer Mediated Communication e sulle teorie connesse alle interazioni online, il volume esamina come le stesse siano da un lato qualcosa che presenta tratti unici e specifici, ma dall’altro possano essere considerate in linea con le peculiarità delle relazioni contemporanee. Gli autori ritengono che in Rete avvenga qualcosa di più di un semplice “incontro di menti”: nell’incontrarsi online, il corpo, e come esso viene ricostruito attraverso il linguaggio (scritto, iconografico, fotografico), continua a giocare un ruolo assai rilevante. Attingendo alla teoria psicodinamica viene illustrato come il ciberspazio fornisca uno spazio per “giocare” all’amore. Nello studio delle relazioni online vengono utilizzati il concetto di spazio potenziale e di oggetto transizionale (di matrice wincottiana): mentre il primo costituisce una categoria euristica per interpretare il ciberspazio, il computer e le ICT rappresentano quegli oggetti transizionali che permettono alle persone il passaggio verso uno spazio in cui è possibile esplorare il proprio sé. Basandosi sulla ricerca empirica condotta da uno degli autori, viene inoltre enfatizzato come le modalità in cui le relazioni iniziano e si sviluppano online siano diverse a seconda del “luogo” in cui la gente si incontra nel ciberspazio: lo sviluppo di una relazione romantica attraverso un sito di incontri ha caratteristiche e ritmi differenti rispetto ad una relazione amorosa che si instaura in altri spazi online (chat, forum di discussione). Incontri@moci è un saggio che adotta un’interessante prospettiva d’analisi delle interazioni online (con una trattazione che presenta talvolta delle iper-semplificazioni del backgroud teorico) di facile comprensione per qualunque lettore.
|
titolo Incontri@moci. Le relazioni ai tempi di Internet
di Monica Whitty, Adrian Carr
editore Erickson Edizioni, Trento, 2008
pagine 260
prezzo € 16,00
|
|
[ torna a letture ] |
||