Con
questi occhi
di Autori Vari
Ecco un oggetto inconsueto. Chiamiamolo catalogo, dal momento che documenta una mostra ospitata dal Museo Piaggio di Pontedera fino al 15 novembre 2008 e di cui il direttore artistico è Luca Gennai. In esposizione c’erano le opere pittoriche di quattordici artisti italiani, lavori che verranno ospitati in varie città italiane e, in seguito, poste in vendita. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza. Ogni opera si è trasformata nell’immagine di un mese per un calendario che va da dicembre 2008 a gennaio 2010, tutto realizzato nelle dimensioni di un disco a 33 giri. Ecco che l’oggetto si modifica e da catalogo si trasforma in calendario, a sua volta inconsueto poiché copre 14 mesi. Quindi da una confezione formato ellepì si estrae un calendario corredato anche da uno scritto dell’artista croata Xena Zupanic, e un secondo fascicolo che presenta gli artisti, i curatori del progetto e la musa ispiratrice, Cinzia Chiarini. Della partita è anche il musicista Andrea Tich, con trascorsi nella Cramps Records che negli anni Settanta produsse, ad esempio, i lavori degli Area. Tich per l’occasione ha realizzato un cd intitolato Le strane canzoni, una raccolta riuscita di brani sbilenchi quanto basta ad esprimere lo strano in musica e inclusi nel calendario che prima era un catalogo e ora ha assunto la forma di un box contenente un cd e due booklet. Oppure è il contrario, poiché quello che sembra raccontare questo oggetto è che le definizioni spesso sono gabbie e/o barriere di cui, noi che le creiamo, ne siamo poi vittime. Fine della divagazione: questo è il catalogo di una mostra, è un calendario e un cd tutto in un solo pack. Curato nella progettazione e realizzazione grafica da Fabio Berrettini. Ora sfogliamo il calendario. |
di Autori Vari titolo Con questi occhi
editore Tagete Edizioni
prezzo € 20
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Dicembre 2008 Cinzia e la sua storia narrata con pochi segni essenziali: un ritratto volutamente schematico, quasi segnaletico un albero sanguinante, il logo di un auto, il marchio che indica l'handicap (di Carlo Volpi). Gennaio 2009 Cinzia nuda sulla sua carrozzina. Risaltano i piedi nudi, smalto rosso per catturare l’occhio su un particolare di solito ignorato quando si osservano persone su sedie a ruote (di Fabio Ballario). Febbraio 2009 Cinzia vista in primo piano sorridente. Ritratto in bianco e nero su cui vengono sovrapposte striature di colori e graffiti rappresentanti angeli (di Stefano Tonelli). Marzo 2009 Cinzia indossa una parrucca rosa acceso, le mani sopra un lecca lecca abnorme. Una maschera antigas appoggiata sulle gambe. Inquietante, vagamente fetish (di Matteo Alfonsi). Aprile 2009 Cinzia felice corre con la sua carrozzina in discesa da una verde collina insieme a tanti leprotti bianchi. Atmosfera da fiaba surreale alla Jean-Michel Folon (di Cecco Mariniello). Maggio 2009 Cinzia come una madonna che trasforma le sue lacrime in perle per il mese del calendario che, appunto, si addice alla madonna (di Valter Mancini). Giugno 2009 Cinzia vagamente in stile Roy Lichtenstein. La protagonista del manga Pollon le vola intorno su di una colomba e un Puffo le porta un fiore. Fiaba pop (di Andy). Luglio 2009 Cinzia goes to Asia… come una divinità con quattro braccia su una carrozza con fiori al posto delle ruote e che, a sua volta, poggia su un fiore con petali a forma di cuore (di Cristina Rovini). Agosto 2009 Cinzia goes to Africa… con un neonato nero tra le braccia. I capelli sono un nugolo di treccine coloratissime, così come la felpa che indossa. Una ruota della carrozzina raffigurata come uno scudo tribale è posta sullo sfondo (di Grazia Taliani). Settembre 2009 Cinzia in meditazione. Lo sfondo intriso di luce arancio sfuma in tinte rosso acceso. Cinzia è su una pietra blu scuro la cui forma richiama l’Amphalos, pietra-ombelico ritrovata nei siti archeologici etruschi (di Elena Tognoni). Ottobre 2009 Cinzia come Super Woman in volo per un’ennesima impresa. Costume di colore blu intenso e sul petto un grande distintivo recante il simbolo dell'handicap (di Gianni Scardovi). Novembre 2009 Cinzia come mutante (o alieno?) dark con due grandi ali color fucsia, con parti del corpo colorato con aloni blu. Su tutto campeggia la scritta: “Mi dipingevo la faccia ed il corpo di blu e incominciavo a volare” (di Ivan Cattaneo) Dicembre 2009 Cinzia ai piedi della carrozza legata per le braccia. Decori di gigli fiorentini e piccoli teschi sulle ruote della carrozzina e abiti in lattice per la protagonista. Bondage quattrocentesco (di Saturno Buttò). Gennaio 2010 Cinzia sulla sua sedia a ruote interpretata come un icona sexy in una visione pop-fumettistica: giubbotto di pelle, stivaletti e qualcosa come dei fuseaux leopardati. La ruota della sedia è una fiamma (di Dario Quatrini). Ci si chiederà a questo punto, ma chi è Cinzia? Cinzia Chiarini, toscana, è portatrice di handicap in seguito ad un incidente avvenuto nel settembre 1994. Dieci anni fa ha iniziato a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle barriere architettoniche e sociali incontrate dalle persone invalide e per il decennale di questo impegno senza tempo ha deciso di farsi interpretare per segnare il tempo. Un’idea che agita nello shaker Andy Warhol e Raymond Queneau. | ||
Gennaro Fucile
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