Sun Ra,
il signore degli anelli di Saturno di Beatrice Ferrara | ||
Tutto
ciò non è però
l’incipit né di un film
né di un
fumetto, né di un romanzo di fantascienza. Si tratta
piuttosto della
storia con cui Herman Poole Blount, un giovane musicista nero
dell’Alabama, nel 1936 dichiarò di essere un
alieno, e divenne
Le Sony’r Sun Ra… l’afronauta Sun Ra,
tra i primi sperimentatori della
“musica spaziale”, obliquo esponente del free jazz
e afrofuturista ante litteram (cfr. anche
Quaderni d’Altri Tempi n. 02 dell’autunno
2005 e 10 dell’autunno 2007).
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1. “E
così [apparve] questo riflettore. Somigliava ad un riflettore, ma adesso lo definirei più una macchina di energia, e mi illuminò. Il mio corpo si trasformò in un fascio luminoso. Come sai, quando un riflettore fa luce su qualcosa, si vedono anche dei piccoli granelli di polvere. Era proprio così che sembrava: io riuscivo a vedere attraverso il mio corpo ed iniziai a salire, ad una velocità impressionante, verso un'altra dimensione, un altro pianeta”. Sun Ra, citato in Mark Sinker, “Loving the Alien. Black Science Fiction”, The Wire, Issue #96 (February 1992), http://www.thewire.co.uk/ articles/218/print (20/03/2008). Le traduzione dei testi di Sun Ra in questa articolo sono di Beatrice Ferrara. | 2. “Io
penso a me stesso come ad un completo mistero. Per me stesso”. Sun Ra, citato in Tongues of Fire, “‘Lost in the Stars’: Hitching a Lift Down Sun Ra’s ‘Strange Celestial Road’”, http://www.tongues-of-fire.co.uk/ pdf/lost_in_the_stars.pdf, (21/03/2008). | 3. “Io non sono umano. Non ho mai chiamato nessuno “madre”. […] Non ho mai chiamato nessuno “padre”. Non mi è mai venuto in mente di farlo. […] [Q]uesto pianeta non è abitato soltanto da umani: è abitato anche da alieni. […] Il punto caldo di questa scena sono gli Stati Uniti. […] Non è mai successo, nell’intera storia del mondo, che un popolo intero sia stato preso e portato in un altro posto attraverso la Sezione Commerciale, se non qui. […] Qui è successo. […] A quella gente non serviva il passaporto. Sono entrati come gente fuori posto. […] Semplicemente, quelli lì hanno preso della gente e l’hanno fatta entrare dicendo: “Non prestar loro attenzione, non sono nulla…sono quasi bestie”. Sun Ra, “‘Fallen Angel’. Excerpt from an Interview with Rick Theis”, Semiotext(e) 12, Oasis, Vol. 4 No. 3 (1983), http://www.semiotexte.com/ documentPage/fallenAngel.html, consultato il 17/03/2008 (corsivo nel testo; nota dell’autrice). | ||||