Una sorta di extraterritorialità al di
là o al di qua di tempo e spazio, coordinate imprescindibili
per la razionalità, e per la fisicità
dell’evento acustico, ma paradossalmente fatte saltare
dall’improvvisazione… Qui
sembra essere chiesto se il tempo e lo spazio possono essere rotti
dalla musica improvvisata. Credo che questa possa
‘rompere’ le vie consuete per cui siamo soliti
percepire il tempo e lo spazio. C’è una
attività di giunzione degli eventi attraverso
l’uso di suoni, parole, o immagini…una
giustapposizione dell’emozione nel connettersi agli eventi, o
giustapposizione di eventi – tempo e spazio – nel
connettersi all’emozione. Gli improvvisatori si permettono
davvero il territorio della libertà della percezione.
Andiamo realmente oltre ciò che la società ci
consente di percepire e di esprimere, generalmente parlando. Noi
possiamo dare voce anche a ciò per cui altri non hanno le
parole. Abbiamo la capacità di collocare le
perplessità e le percezioni in un dimensione dove i dilemmi
degli ascoltatori possono essere raccontati e districati. La musica
è, per definizione, un’espressione
dell’esperienza che non può essere articolata in
parole. Nella vita risposte e visioni possono provenire da moltissimi
luoghi diversi. La musica può accedere a questi luoghi
simultaneamente.
|
|
Consideriamo ora la batteria, lo strumento nella sua
fisicità, rispetto al livello visivo. La batteria consiste
in diverse parti che a loro volta possono essere suonati con diversi
strumenti (bacchette, spazzole, mazze, dita…) e in diversi
modi e direzioni provocando anche un continuo gioco di luci e di ombre,
in una perenne dialettica tra movimento e stasi… Bisogna
ricordare e considerare che ciò che il batterista fa non
è, generalmente parlando, visivamente premeditato. Egli, per
la maggior parte, sta facendo il suo lavoro e spera che ciò
che si verifica udibilmente sia ciò che intendeva, ma
ciò che avviene visivamente è solamente un
risultato casuale. La scena e le luci possono far apparire
ciò che il batterista fa molto fisico, magnetico, rendendolo
simile a una danza, anche se in generale non è inteso per
apparire in questo modo. Allo stesso tempo nel mettere in scena la
musica può venire richiesta al batterista una specifica
presenza fisica o no, ma questo è di solito solo per il
pubblico.
|