Classico
della letteratura fantasy, il ciclo di Earthsea è stato
finalmente pubblicato dalla Nord in un unico volume che raccoglie
i cinque romanzi della saga (che si compone anche di diversi
racconti singoli, pubblicati nell’antologia Tales
from Earthsea) scritti in un arco di tempo che va dal 1968 al
2002 dalla più profonda e geniale narratrice di letteratura
fantastica vivente: Ursula Le Guin. Il ciclo ha vinto il Premo
Nebula nel 1990 e il World Fantasy Award nel 2002.
L’opera
raccoglie i romanzi Il mago
di Earthsea (1968), Le
Tombe di Atuan (1971), La
spiaggia più lontana (1972), I
draghi di Earthsea (1990) e I
venti di Earthsea (2002). A dispetto della dissonanza di stile
e temi tra i primi tre romanzi e gli ultimi due, il ciclo acquista
il proprio significato solo se letto nella sua interezza. Intesa
fin dalla sua nascita come opera di formazione, la saga di
Earthsea si concentra sulle vicende di Ged, un giovane orfano che
scopre di possedere un’innata affinità con la magia e che viene
gradualmente addestrato alle arti della stregoneria.
Il
primo romanzo vede Ged scoprire man mano la portata dei suoi
poteri grazie all’aiuto prima della zia, la strega del
villaggio, poi dal misterioso mago Ogion e infine da una vera e
propria scuola di magia istituita sull’isola di Roke. Le affinità
con la ben più recente saga di Harry Potter sono tantissime, a
partire dal fatto che entrambe appartengono al sottogenere dei bildungsroman:
il momento culminante della crescita dei protagonisti, sia Harry
che Ged, sta nell’affrontare un’entità malvagia che incarna
il lato oscuro della magia ma che al contempo va interpretata come
il loro alter ego, la possibile versione ‘caduta’ di loro
stessi.
Nelle
Tombe di Atuan viene
introdotto il personaggio della giovane Tenar, che solo a opera
ormai avanzata incontrerà Ged e, grazie al suo aiuto, riuscirà
ad affrontare la sfida posta dai Senza Nome (nella saga il ruolo
dei nomi è fondamentale, Ged scopre il suo vero nome grazie ad
Ogion e la stessa Le Guin sostiene che i nomi che usa in Earthsea
non sono inventati, ma “scoperti”: “Il vero nome è la verità
dell’anima, la sua vera essenza”, leggiamo in un passo
dell’opera).
Ne
La spiaggia più lontana
– senza dubbio il capitolo più affascinante e misterioso del
ciclo, inizialmente pensato come conclusivo di una trilogia –
Ged è ormai diventato Arcimago della scuola dell’isola di Roke
e a lui tocca l’arduo compito di affrontare la minaccia di Cob
che ha aperto una breccia tra il mondo dei vivi e quello dei morti
minacciando di distruggere tutta la magia di Earthsea. La sfida
posta da Cob, simile a quella che Ged ha dovuto affrontare nel
primo romanzo, assume un significato di chiusura della vicenda,
poiché al termine dell’opera Ged perde tutti i poteri che aveva
lentamente acquisito nel corso degli anni quasi ritornando al
punto di partenza, con l’eccezione che gli resta nell’anima il
bagaglio di conoscenze acquisito nel suo percorso di crescita.
Saranno quelle conoscenze che Ged metterà al servizio della
tormentata figlia adottiva di Tenar, Tehanu, ne I
draghi di Earthsea, e che si riveleranno fondamentali per
restaurare l’Equilibrio nel conclusivo I
venti di Earthsea.
Chi
ben conosce la produzione della Le Guin non potrà esimersi dal
ritenere il ciclo di Earthsea un’opera del tutto a sé.
Scorrevole nella lettura, apparentemente semplice e disinvolta nei
temi, la saga in realtà è un po’ la Bibbia di questa
formidabile scrittrice e in essa ritroviamo tutto il pensiero
quasi come fosse una sorta di testamento spirituale. Ed in effetti
è come se Earthsea aspettasse da tempo di essere scoperta dalla
Le Guin e di essere narrata.
Le
sue origini affondano nella vasta conoscenza della scrittrice
riguardo le fiabe e le leggende basate sulla magia, e Earthsea
sintetizza tutti i canoni della fantasy
passata, presente e futura. Il lettore si renderà presto conto di
quanto Michel Ende, Terry Brooks, Marion Zimmer Bradley e tanti
altri nomi illustri del genere debbano a questo ciclo tutta la
loro fortuna.
Earthsea ci parla di un mondo che è il nostro, visto
attraverso gli occhi ingenui di un fanciullo che non ha ancora
raggiunto l’età adulta e che deve affrontare i grandi temi
della vita: la conquista della maturità, il sesso, la morte, il
proprio ruolo nella società e l’equilibrio tra bene e male.
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