Scorciatoie per l’inferno

a cura di James Ellroy,

Editore: Mondadori, Milano, 2007,

Pagine: 370

Prezzo: € 15,50

 

 

 

 





 

Scorciatoie per l’inferno a cura di James Ellroy

 

Questa volta James Ellroy, l’autore di Dalia nera e L.A. Confidential, giusto per citare un paio di cose, non ci propone un volume di racconti, suoi o di altri, ma un’opera che ha  un carattere leggermente diverso.

Una raccolta di storie vere, raccontate dai giornalisti che se ne sono occupati, che svariano attraverso tutto lo spettro del crimine, dalle truffe finanziarie, al terrorismo, alla tratta delle donne, a – naturalmente – l’omicidio.

E così possiamo verificare la capacità del giornalismo, specie quello americano, se lasciato libero dai vincoli della fretta dell’edizione straordinaria, dello scoop per battere la concorrenza, dello spazio limitato della colonna tipografica, di narrare con cura e stile vicende vere che valgono quanto la fiction, senza bisogno di iperboli, senza approssimazioni e imprecisioni, senza – soprattutto – concessioni al gusto del pubblico o alle necessità – e ai pudori – degli editori americani.

Le storie sono scritte sempre in uno stile piano e cronachistico, a caccia del mito del giornalismo: “i fatti separati dalle opinioni”, e si leggono con piacere e attenzione, accompagnate come sono da note finali in cui i singoli autori descrivono gli epiloghi delle vicende che abbiamo appena finito di leggere.

Per certi versi, l’approdo più logico del mestiere del giornalista di cronaca che, in fondo, racconta delle storie: in questo caso, potendo scrivere svincolato dalla cronaca immediata, può raccontare, e riesce ad essere più convincente in questo caso, che quando pretende di riportare, semplicemente la verità.

Ciliegina sulla torta, un riassunto ad opera del protagonista della vita giovanile di Ellroy, una specie di riepilogo delle sue vicende personali narrate magistralmente in I miei luoghi oscuri, che Bompiani pubblicò qualche anno fa.

 

     Recensione di a.f.