La moda tutta di questi ultimi anni
di portare sul grande schermo i supereroi del fumetto americano
ha colpito anche i Fantastici Quattro, creati da Stan Lee (1922)
e Jack Kirby (1917-1994). Si tratta a tutti gli effetti della
prima serie di supereroi della Marvel che hanno rivoluzionato
completamente il fumetto americano dando vita ai celebri
"supereroi con superproblemi", come quello di pagare l'affitto
di casa a New York.
Lo
scienziato Reed Richards intraprende un viaggio sperimentale
nello spazio a bordo di un razzo insieme ad altri tre compagni:
la sua ex fidanzata Sue Storm, il fratello di lei Johnny e il
pilota Benjamin Grimm. Durante la navigazione, però, i futuri
fantastici quattro vengono investiti in pieno dai raggi cosmici
che operano in loro delle straordinarie trasformazioni: le
cellule del corpo di Reed (Mr. Fantastic) diventano di una
sostanza simile alla gomma, resistentissima, che gli permette di
assumere qualsiasi forma. Benjamin Grimm (la Cosa) si trasforma
in un essere mostruoso composto da tante pietre e dotato di una
forza pari a quella di mille uomini. Il corpo di Johnny Storm
(la Torcia Umana) diventa incandescente e inizia a prendere
fuoco. Da questo momento, essendo più leggero dell'aria, ha la
facoltà di volare e può anche lanciare raggi infuocati e palle
di fuoco. Susan (la Donna Invisibile) invece, inizia a
scomparire e a ricomparire a seconda della sua volontà e
assimila anche il potere di creare un campo di difesa
indistruttibile, utile a difendere il quartetto in caso di
estremo pericolo. Contro di loro si scatena l'ira del Dott.
Destino, un ex compagno di studi di Reed Richards che in seguito
ad un esperimento sbagliato –
cercava di usare una macchina inventata da Reed per poter
comunicare con l'oltretomba –
è rimasto sfigurato in viso ed è costretto a indossare
perennemente una maschera di ferro. Poiché ritiene Reed Richards
responsabile dell'origine dei suoi mali, inizia una battaglia
personale contro i Fantastici Quattro e contro il mondo
intero...
Diciamolo
subito: questo film su i Fantastici Quattro è decisamente
inferiore ai film tratti da supereroi che in questi anni sono
arrivati sul grande schermo. Qualcosa non funziona, sia nella
storia – a tratti troppo didascalica e tesa a spiegare tutto –
sia nell’alchimia che non si è creata tra i vari attori – che a
tratti sembrano avere l’espressione di chi vorrebbe essere da
tutt’altra parte.
Anche il
cattivo di turno – il
Dott. Destino
– è in linea con gli altri personaggi: poco cattivo e e
tratteggiato con troppa poca personalità per essere la
personificazione del male e l’avversario dei quattro supereroi.
Nel complesso è un film sicuramente da vedere, ma da cui
non bisogna aspettarsi fuochi d’artificio, anzi. Speriamo nel
sequel in cui – guarda un po’ il caso – è stato affiancato un
nuovo supereroe: Silver Surfer.
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