Joe Landsdale sta conoscendo senz’altro nel
panorama italiano un successo che potrebbe apparire addirittura
eccessivo, almeno al lettore distratto o al frequentatore
superficiale delle librerie. Negli ultimi mesi sono apparsi almeno
tre suoi volumi: una antologia di racconti (che recensiamo qui di
seguito), la prima avventura di Hap e Leonard (Una stagione
selvaggia), e questo ultimo suo romanzo, che è stato
pubblicato in italiano in anteprima mondiale.
Potrebbe sembrare una operazione solo editoriale,
sull’onda del successo che l’autore texano sta avendo, ma non
è affatto così.
Specialmente se guardiamo a questo Echi perduti,
in cui Landsdale rispolvera una delle sue attitudini più forti,
quella ispirata all’horror e al fantastico, con una
spruzzata di thriller.
La storia che ci viene raccontata è quella di Harry,
un giovane che da piccolo, forse a causa di un attacco di
orecchioni, ha acquisito la terribile capacità, quando si trova
in un luogo dove c’è stata una violenza o qualcuno ha sofferto,
e vi provoca un rumore, di rivivere l’evento come se stesse
capitando a lui in quel momento.
Harry rivive il passato di altri, delle loro morti
violente, delle botte che hanno preso, degli stupri che hanno
subito. Una capacità terribile, che gli provoca una profonda
sofferenza e gli rende la vita impossibile: un percorso di guerra
quotidiano, in cui improvvisamente può mettere il piede su una
qualche mina emotiva.
Siamo dalle parti narrative di In fondo alla
palude, per capirci, nei termini di una atmosfera di tensione
e mistero che oltre a ricordare il miglior Landsdale fa pensare
anche al miglior King, quello di La metà oscura, ad
esempio.
Il tutto a ruotare attorno ad un protagonista che
mostra tutte le difficoltà e le debolezze della persona normale,
anzi insicura e incerta, che si trova a doversi misurare con
qualcosa di molto più forte di lui, e con qualcos’altro
talmente oscuro e perturbante che dà le vertigini.
La narrazione è serrata e secca, molto forte, dai
tempi narrativi calibrati perfettamente. Il Male – molto reale e
concreto – appare in tutto il suo potere e la sua forza, come
dall’altra parte la profondità e la determinazione del
desiderio di giustizia e di pacificazione.
Un
Landsdale in gran spolvero, senza dubbio.
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