Baffi,
basettoni, nasone e origini italiane. Questi i segni
caratteristici di Super Mario. Leggenda vuole che il nome fu
ispirato dal proprietario dei magazzini che Nintendo aveva
affittato in America, Mario Segali. Il suo creatore, Shigeru
Miyamoto, si propose alla Nintendo al momento giusto, proprio
quando l’azienda stava cercando qualcuno a cui affidare il
rilancio in Usa, dopo il successo di Space Invaders,
mancato con il lancio/flop di Radarscope.
Super Mario
non è però solo un prodotto Nintendo, ma è anche un brand e
un logo coincidenti con il personaggio, che svolge anche la
funzione di testimonial del brand, del prodotto e quindi si
autorappresenta. In altre parole, questa è una super
case-history, che Paolo Branca racconta in questa biografia
non autorizzata, delineando l’evoluzione del personaggio e della
tecnologia che lo ha reso possibile e via via più sofisticato.
In origine,
infatti, nel 1981 il ruspante (ma esotico per i giapponesi) omino
esordisce nel videogioco Donkey Kong che vide anche la
nascita di un nuovo genere: il platform, che trae il nome
dalla particolarità di presentare camminamenti percorribili
sospesi nel vuoto, tra i quali il protagonista si sposta saltando.
Subito ha
mostrato di avere una marcia in più, quella di essere racconto,
minimale, ma racconto. Sembrava brutto come tutti i proletari e le
coetanee creature eteree di Tron, che al cinema ne
sottolineavano le umili origini.
Invece, da
quel momento, Super Mario non si è più fermato, passando al 3D da
protagonista, eroe di oltre 100 giochi, sempre a proprio agio in
generi diversi e firmando anche un episodio cinematografico e un
paio di serial per la tv americana. Un capolavoro di marketing
della Nintendo che non ha mai stravolto il personaggio, pur
trasferendolo da una piattaforma tecnologica a un’altra.
Venticinque
anni di carriera globale ai giorni nostri valgono secoli e secoli
di un tempo, in particolare in un mercato come quello dei
videogiochi. L’idraulico Super Mario continua a volare alto, come
i profitti di Nintendo. Lo scorso giugno si è riconfermato
protagonista all’E3 di Los Angeles, fiera mondiale
dell’intrattenimento elettronico, presentandosi con Super Mario
Galaxy, gioco ideato per la nuova console Wii presentata
proprio dal mago Miyamoto. Scontro tra titani, dal momento che in
contemporanea a Los Angeles è scesa in campo la Sony con la
console war Ps3, presentata insieme a Final Fantasy XI.
Scontro di mercato durissimo per l’invincibile idraulico. Comunque
vada, Super Mario resta il mito vivente della bit generation.
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coerentemente prodotto unicamente in formato elettronico e si
acquista scaricandolo sul sito
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