| |
Le perversioni del concetto di corpo è da
Ballard approfondita in altre opere, soprattutto nel suo centrale
Sarà però il cyberpunk a rendere il corpo grande protagonista della nuova fantascienza che questa corrente letteraria crea. Estremizzando le intuizioni ballardiane, gli scrittori cyberpunk individuano lo stretto legame tra culto del corpo e mentalità capitalistica occidentale e inevitabilmente si scagliano contro di esso[7]. Solo i ricchi e i privilegiati possono permettersi un corpo perfetto, è la loro opinione, e questo diventa quasi un marchio d’infamia. Comincia William Gibson in Neuromante, che si compiace nel mostrare la stridente differenza tra due ambienti completamente diversi: da una parte lo sprawl, cioè le periferie degradate dove agiscono personaggi come il barista Ratz, braccio meccanico e dentatura devastata: «La sua bruttezza era leggendaria. In un’epoca in cui la bellezza era alla portata di tutte le
tasche, c’era qualcosa di nobiliare nel fatto che a lui mancasse»; dall’altra Freeside (“posto libero”), luogo di piaceri proibiti dove si incontrano giovani
la cui «abbronzatura era irregolare, uno stencil prodotto dall’incremento
selettivo forzato della melanina, sfumature multiple che si sovrapponevano a
formare disegni rettilinei, sottolineando i contorni e dando rilievo alla
muscolatura, ai piccoli seni sodi della ragazza, al polso di uno dei maschi… I
tre parvero a Case come macchine da corsa, tutto di gran marca in loro, grandi
firme». L’antologia cyberpunk Mirrorshades, curata da Bruce Sterling e considerata una sorta di manifesto del movimento, presenta alcuni racconti in cui è ben riscontrabile il tema del corpo e delle sue ambiguità. Il racconto Occhi di serpente di Tom Maddox ha come protagonista un uomo il cui corpo è internamente dominato da forme istintuali e animalesche di comportamenti sessuali.
In Petra di Greg Bear il corpo è incarnato
in statue di pietra - i gargoyle di Notre Dame che prendono vita - e il
protagonista racconta di relazione “incestuose” tra corpi di pietra e corpi
organici. Ma è proprio Bruce Sterling ad appropriarsi della dicotomia corpo
perfetto/corpo imperfetto nei suoi racconti e specialmente ne
Il
tema della divisione Plasmatori/Meccanicisti è stato ripreso in anni più
recenti ( Il film Gattaca di Andrew Niccol (1997) mostra
un futuro prossimo in cui l’umanità è divisa tra Validi e In-Validi, cioè tra
gli uomini che grazie a modifiche del proprio DNA sono mentalmente e
soprattutto fisicamente perfetti, e coloro che – nati secondo natura – sono
ghettizzati per la loro imperfezione[8]. Ancora
più cupo il futuro ipotizzato in Mendicanti
in Spagna di Nancy Kress, che in qualche modo anticipa il notevole film di
Niccol. In questo romanzo
[6] Nino G. D’Attis, James G. Ballard:
[7] Domenico Gallo, La nuova carne, in “Intercom”,
http://www.intercom.publinet.it/nuovacarne.htm.
[8] Emiliano Farinella, Il pirata di Gattaca, in “Intercom”,
http://www.intercom.publinet.it/Gattaca.htm.
| |