Conversazioni sull'economia contemporanea
di Giovanni La Torre Si parla spesso, fideisticamente, di mano invisibile del mercato, che tutto regolerebbe al meglio. Forse sarebbe meglio usare l’imperfetto, perché il crollo delle banche e la successiva recessione mondiale hanno fatto capire che la mano ancorché invisibile era anche come si suol dire piuttosto svelta e che applicare la categorie perfette della domanda e dell’offerta non può spiegare un mondo come quello della finanza dove la speculazione, per quanto lecita, se non anche la truffa (Madoff docet) possono determinare il corso degli eventi. Anche l’equazione privato = bene, pubblico = male oggi non viene più accettata a priori, o perlomeno, i liberisti duri e puri che la propugnavano se ci credono ancora tengono le loro idee per sé, anche perché le banche, alla fine dei conti, sono state salvate non con i loro bei discorsi ma con i soldi pubblici.
Per converso, c’è un logico ritorno a Keynes, l’ispiratore del New Deal. E proprio a Keynes e, più indietro, anche all’ormai desueto Karl Marx si rifà Giovanni La Torre, per il suo secondo volume di “Conversazioni sull’economia contemporanea”; scritto in forma di domanda e risposta il testo ha il grande pregio di spiegare gli aspetti più complessi della teoria economica in forma divulgativa senza banalizzare mai. Cuore del volume è l’analisi della ragione della crisi finanziaria che stiamo vivendo. A questo proposito, l’approccio di La Torre non è convenzionale. Secondo l’autore i guasti dell’ingegneria finanziaria non sono la causa della crisi, ma solo un aspetto riprovevole fin che si vuole ma inevitabile perché in realtà la crisi nasce da più lontano e doveva per forza scoppiare. La genesi è nell’accumulo di troppi profitti in troppo poche mani: l’eccesso di guadagno alla lunga non si trasforma in consumi (immaginiamo una persona che guadagni un milione di euro al giorno: anche se ha le mani bucate non compra uno yacht alla settimana) ma in risparmio speculativo che alla lunga si brucia perché l’eccesso di offerta (in questo caso di liquidità) finisce per deprimere il valore. Proprio come spiegherebbe un liberista…
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titolo Conversazioni sull'economia contemporanea
di Giovanni La Torre
editore Editori Riuniti,
Roma
pagine 270
prezzo € 15,50
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Traffici criminali
a cura di Gabriella Gribaudi Traffici Criminali. Camorra, mafie e reti internazionali dell’illegalità non è il “solito” libro sulla camorra, fatto di retorica e luoghi comuni, ma è il risultato di una ricerca condotta da studiosi di diverse discipline che hanno analizzato il fenomeno “camorra” nei suoi più svariati aspetti e lo hanno confrontato con le altre mafie presenti in Italia e all’estero e con la letteratura internazionale sull’argomento, che ha permesso di “[…] uscire da una discussione chiusa e provinciale in cui Napoli appare sempre come un
unicum, un monstrum anomalo in una nazione normale”.
Il volume, curato da Gabriella Gribaudi – docente di Storia Contemporanea presso la Facoltà di Sociologia della Federico II di Napoli – contiene 24 saggi che attraverso un approccio microanalitico, una lente ravvicinata – per usare le parole della curatrice del volume – hanno osservato da vicino dinamiche e fenomeni sociali, seguito personaggi e relazioni internazionali per poterne ricostruire vicende storiche, biografie, reti, pratiche. Il tutto grazie alla collaborazione di inquirenti e magistrati impegnati quotidianamente nella lotta alla criminalità organizzata.
Dalla lettura di questi saggi, che spaziano dall’analisi del ruolo delle donne nelle organizzazioni criminali ai loro traffici illegali e all’infiltrazione di queste nell’imprenditoria, emerge con forza la consapevolezza che la camorra, pur essendo caratterizzata da una forte “territorializzazione”, con i suoi traffici illegali è perfettamente radicata nei processi di globalizzazione, grazie all’enorme quantità di capitale sociale, economico e umano che ha a disposizione: traffici di droga e di rifiuti tossici, migrazioni clandestine, commercio di beni contraffatti attraversano il mondo in lungo e in largo, tracciando rotte lunghissime nelle quali Napoli, insieme ad altre città, ha un ruolo centrale. |
titolo Traffici Criminali. Camorra, mafie e reti internazionali della legalità
di Gabriella Gribaudi
editore Bollati
Boringhieri, Torino
pagine 619
prezzo € 20,00
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Tra imprese e lavoratori
a cura di Maria Cristina Cimaglia, Fabio Corbisiero, Roberto Rizza La diffusione del lavoro non standard in Italia rappresenta un tema di rilevanza cruciale nel dibattito scientifico e politico sull’efficienza del sistema economico, sulla regolazione del mercato del lavoro e sull’adeguatezza delle protezioni sociali. Il volume, a partire da un’articolata ricerca condotta dall’Associazione Nuovi Lavori, s’inserisce nel dibattito con un’analisi rigorosa sul piano metodologico ed equidistante dalle posizioni politiche in campo. La ricerca ha il merito di sviluppare tre distinte prospettive analitiche. La prima, che adotta il punto di vista del legislatore, presenta un’analisi dell’evoluzione della disciplina delle forme di lavoro non standard nell’ordinamento giuridico nazionale. La seconda, che invece adotta il punto di vista delle imprese, presenta i risultati di una
survey nazionale che ha riguardato un campione di responsabili d’impresa. L’indagine si focalizza, tra l’altro, sulle forme di lavoro non standard effettivamente adottate, sulle motivazioni e le modalità d’impiego e sulla valutazione del loro funzionamento. La terza prospettiva, infine, riguarda i lavoratori ed è basata su una ricerca tesa a ricostruire l’impatto del lavoro non standard sui percorsi biografici. Basata su interviste semi-strutturate realizzate in cinque province italiane, l’analisi si sofferma sulla differenziazione delle traiettorie professionali, sulla conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, e sulle tutele sociali. A una valutazione perlopiù positiva espressa dalle imprese, che sottolineano recuperi di flessibilità operativa e riduzione del costo del lavoro, si contrappone una situazione più problematica per i lavoratori in relazione alla debolezza delle protezioni sociali e sindacali. L’analisi evidenzia tendenze alla polarizzazione delle biografie, dovute all’incapacità delle politiche sociali e del lavoro di attenuare i differenziali nella dotazione di risorse tra i soggetti e di fornire un sistema di garanzie adeguato alla discontinuità lavorativa. |
titolo Tra imprese e lavoratori. Una ricerca sul lavoro non standard in Italia
di Maria Cristina Cimaglia,
Fabio Corbisiero, Roberto Rizza
editore Bruno Mondadori,
Milano
pagine 190
prezzo € 18,00
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