Il Sogno di Keplero
a cura di Anna Maria Lombardi “Mi addormentai profondamente e nel sonno immaginai di leggere con attenzione un libro preso alla fiera… ”, narra Keplero nelle prime battute del
Somnium. L’anno in cui si svolge il racconto è il 1608, quando lo scienziato tedesco era alla corte di Rodolfo II, sovrano malinconico attorno al quale, come scrisse Angelo Maria Ripellino in
Praga Magica: “convennero distillatori, pittori, alchimisti, botanici, orafi, astronomi, astrologhi giudiziari, professori dell’Arte Speculatoria… ”. Un’atmosfera intrisa d’arte, scienza ed esoterismo che aleggia anche in questa storia. Protagonista è un tal Duracoto, alter ego di Keplero che viene erudito da un demone sulla nuova fisica dei cieli che inizia a delinearsi grazie agli studi di Copernico, di Galilei e dello stesso Keplero, il quale nella realtà, pubblicò nel 1609 l’Astronomia Nova, il trattato contenente le prime due delle sue leggi astronomiche. Un’opera appesantita da un gran numero di grafici e formule. Lo scienziato se ne rese conto subito, tant’è che nell’introduzione confessò di far fatica egli stesso a rileggerlo, e pensò di porvi rimedio subito, scrivendo quello stesso anno (e retrodatandolo, quindi, nella finzione) un testo divulgativo in forma di racconto. Nello stenderlo si affidò ad una doppia tradizione: il viaggio lunare e la rivelazione in forma di sogno. Due anni dopo una bozza del
Somnium cominciò a circolare per Praga e anche fuori dalla città boema, ma il testo verrà stampato solo nel 1634, quattro anni dopo la morte di Keplero. In quei vent’anni, la bozza andò gonfiandosi, farcita di note fisico-astronomiche e autobiografiche, fino a dar luogo a un’opera postmoderna ante litteram, poiché il numero delle pagine dedicate alle note (ben 223) divenne il triplo rispetto al testo che commentavano (in questa edizione vengono riproposte integralmente). Un labirinto letterario visionario in anticipo di secoli su strutture letterarie contemporanee. Forse oggi il suo sottotitolo dovrebbe essere:
La Luna, istruzione per l’uso… |
titolo Il Sogno di Keplero
a cura di Anna Maria
Lombardi
editore Sirioni,
Milano
pagine 155
prezzo € 18,00
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Il potere del cane
di Don Winslow L’innocenza non esiste: è destinata a venire a patti col diavolo. E se pure esiste etica, è destinata a corrompersi, o almeno a farsi da parte, sussunta alla desolata massima che recita “Il fine giustifica i mezzi”. Questo è il disperato tema di fondo di
Il potere del cane, che comincia dove termina American Tabloid di James Ellroy, del 1995, e corre quasi sulla stessa pista di
Traffic di Steven Soderbergh (2000). Il romanzo narra la storia di Art Keller, poliziotto americano che dedica la vita e la carriera ad una crociata senza quartiere contro la criminalità internazionale e il traffico di stupefacenti. Nella sua battaglia incrocerà e combatterà trafficanti, poliziotti corrotti, uomini dei servizi – dalla CIA a uffici molto più sommersi e occulti – politicanti senza scrupoli, rovinandosi la vita e l’anima. Alla fine, dopo anni di massacri, tradimenti, patti col diavolo e lunghi periodi di attesa, potrà assaporare una parvenza di vittoria, pagata però a prezzi salatissimi: decine di morti, colpevoli ma anche innocenti, corruzione, compromessi, inganni, solitudine.
Perché nello scenario della guerra contro il crimine non è possibile rimanere innocenti – consapevolmente o meno – ci si sporca le mani di sangue, alla lunga si perde la lucidità, e la determinazione diventa ossessione. Si diventa cani rabbiosi, che si sbranano a vicenda per affermare il proprio potere. E ci si rende conto che nel sistema mondiale del crimine sono coinvolti tutti: agenzie, governi, istituzioni – in nome della conservazione del potere. La globalizzazione degli scambi, il crollo delle frontiere, la virtualizzazione del sistema finanziario significano anche questo.
E ci si rende conto di due cose. Non c’è speranza di innocenza e di giustizia. Ma, soprattutto, come commenta rassegnato alla fine il protagonista del romanzo
L’angelo del silenzio (1986), sempre di James Ellroy, “Il Male esiste”. |
titolo Il potere del cane
di Don Winslow
editore Einaudi, Torino
pagine 714
prezzo € 22,00
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L'eroe delle donne
di Adolfo Bioy Casares Amico di Jorge Luis Borges e suo compagno in diverse avventure letterarie, Bioy Casares esordì come romanziere nel 1940, quando venne dato alle stampe
L’invenzione di Morel. Qualche anno dopo, nel 1954, Michel Carrouge pubblicò
Les machines célibataires, un singolare catalogo di macchine fantastiche perlopiù di origine letteraria, dalla macchina di
Una colonia penale di Franz Kafka, a quelle realizzate dall’ingegnere Canterel nel
Locus solus di Raymond Roussel oppure le creazioni di Alfred Jarry (nel
Supermaschio) e di Villiers de l’Isle Adam (Eva futura). Tutti marchingegni creati dall’uomo, ma che lo superano, lo dominano e infine lo distruggono. Le macchine celibi sono meccanismi che funzionano in base ad alcuni temi ricorrenti come, ad esempio, l’isolamento, l’elettrificazione e il moto perpetuo (e dunque la ripetitività). Insomma: l’invenzione di Morel. Bioy Casares, però, non solo aveva anticipato il testo di Carrouge, ma di macchine celibi ne “costruì” anche in seguito, come si può leggere nello splendido racconto qui antologizzato,
Un’altra speranza, dove si narra di un sanatorio sperso nella pampa che utilizza il dolore dei suoi pazienti per produrre energia elettrica. Si ritrovano anche altri temi ricorrenti nell’opera dello scrittore argentino, ben riassunti dal titolo di questa raccolta preso a prestito dal racconto omonimo:
L’eroe delle donne. Nelle storie di Bioy Casares il protagonista è sempre un eroe, ma ben singolare, dal carattere labile, che si lascia trascinare nella situazione in genere anomala in cui si viene a trovare. All’eroe poi si accompagna sempre una donna, il più delle volte evanescente, incorporea, irreale. A tal proposito, si legga qui,
Dell’altra forma del mondo, storia di uno studente che incontra un misterioso contrabbandiere che lo trascina in una singolare avventura, in un luogo altro, dove incontrerà la donna dei suoi sogni (sognata?). Bella raccolta, ma è doveroso segnalare che chi fosse già in possesso delle antologie
Con e senza amore (SE) e Il lato dell’ombra e altre storie fantastiche (Editori Riuniti), ritroverà qui tre di questi otto racconti, imprecisamente definiti inediti da uno strillo stampato sulla copertina. |
titolo L'eroe delle donne
di Adolfo Bioy Casares
editore Cavallo di Ferro,
Roma
pagine 189
prezzo € 16,50
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