Craig Thompson: vita di Nessuno | di Claudia Di Cresce | |
Né
Craig né Raina, teenager anomali ed emarginati rispetto al
proprio contesto sociale, sono capaci di resistere a quel temporale da
soli: la loro coperta è la fuga da quel mondo, la promessa
di un rifugio, di un luogo di conforto e comprensione. Anche Chunky,
una piccola tartaruga dai tratti infantili, è in fuga.
Scappa da un mondo che è diventato troppo stretto:
“Sei come un piccolo fiore che è diventato troppo
grande per il suo vaso… bisognoso di essere trapiantato per
poter continuare a crescere”, gli dice la topolina Dandel,
sua amica del cuore. Chunky va via e prende il mare, e allora una
tempesta si scatena, anche la barca di Chunky è minacciata
da un temporale. A riva, Dandel guarda l’oceano con infinita
malinconia e scrive a Chunky delle lettere che affida al mare rinchiuse
in decine di bottiglie. Sulla nave, il capitano Charles ha scelto il
mare come unico amico dopo aver perso la sua adorata moglie. Chunky,
smarrito e piccolissimo nelle vignette di Thompson, soffre suo malgrado
la perdita di Dandel. Solomon, il compagno di stanza di Chunky, vive la
perdita di Merle, un uccellino ferito che ha raccolto per strada e che
un giorno guarisce e vola via. La cagnetta Stomper, nei ricordi di
Solomon, ha il cuore spezzato per la perdita dei suoi cuccioli. Ogni
personaggio in Goodbye, Chunky Rice vive una
perdita. Storie di perdita e separazione si intrecciano e si
sovrappongono intorno al mare, che ci trasporta dagli occhi di un
personaggio a quelli di un altro, ed è un mare che separa e
cancella, ma è anche l’unico amico, ed
è anche colui che alla fine recapita a Chunky una lettera di
Dandel, poggiandola con grazia allo scafo della nave. E la perdita, il
distacco, l’allontanamento, sono temi che ritornano centrali
anche in Blankets, perché
l’illusione della coperta non può durare e la
realtà, come il mare, è inarrestabile e finisce
sempre col separare. | ||
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