Firebird V11
di Phil Manzanera Nasce da un incontro casuale all’aeroporto londinese di Gatwick questo
Firebirb V11, opera che prende il nome dall’omonima mitica serie di chitarre Gibson introdotte negli anni Sessanta (un modello amato appare anche nella copertina del secondo album dei Roxy Music,
For Your Pleasure). L’incontro è tra Phil Manzanera e Charles Hayward, entrambi membri dei Quiet Sun, gruppo seminale di jazz rock progressivo associato alla scuola di Canterbury. Ebbene,
Firebird V11 prende proprio le mosse da quell’esperienza chiusasi nel 1975 con l’uscita dell’album
Mainstream, unico lascito discografico dei Quiet Sun. A partire da due composizioni inedite create per
Mainstream (Fortunately I Had One With Me di Bill McCormick e After Magritte di Charles Hayward) e riarrangiate per l’occasione con l’aiuto di due nuovi membri, il pianista classico di origine polacca Leszek Mozdzer e il bassista israeliano Yaron Stavi, già noto ai più per i suoi trascorsi con l’Orient House Ensemble e soprattutto per le collaborazioni con Robert Wyatt (Cuckooland e
ComicOpera) e lo stesso Manzanera (6PM e 50 Minutes Later). Ebbene, la carica esplosiva dei Quiet Sun originali, autori di brani pieni di inventiva sempre in bilico tra
progressive, jazz e avanguardia, ritorna intatta in questo album. Tra i pezzi forti, ovviamente, i due brani del ’75. Quello firmato da McCormick scatta come una Ferrari a 300 km/h sulle spinta di un micidiale riff dell’iconica Gibson raddoppiato dal basso e si sviluppa come una danza contemporanea cadenzata dall’incessante drumming di Hayward e dalle “fughe” del bravissimo Mozdzer (il suo stile ricorda in certi passaggi il Keith Tippett del periodo King Crimson e Low Flying Aircraft). Non è di meno la lunare
After Magritte, ballad densa di pulsazioni sotterranee che sembra dover conflagrare da un momento all’altro e che avrebbe visto bene al canto Robert Wyatt. Non deludono i brani di nuova composizione come
Mexican Hat (frutto di un’improvvisazione in studio), Firebird V11
o A Few Minutes, composta dal bravo Stavi. Dal sito del chitarrista è inoltre possibile scaricare gratuitamente l’inedito
The Unknown Zone, brano proveniente della collaborazione tra Manzanera, Wyatt, Eno e Stavi ai tempi delle sessions per l’album Cuckooland di Robert Wyatt. Degno complemento all’ascolto di
Firebird V11. |
titolo Firebird V11
di Phil Manzanera
etichetta Expression
Records
distributore Manzanera
|
|
[ torna a ascolti ] |
||
|
Merriweather Post Pavilion
di Animal Collective Se Aldous Huxley, Timothy Leary, Richard Alpert e la lepre marzolina avessero potuto incidere un disco tutti insieme, probabilmente avrebbero inciso questo
Merriweather Post Pavilion. La vena lisergica che lo pervade è chiara fin da subito, immediatamente dopo lo scioglimento della citazione pinkfloydiana che apre l’opening track
In The Flowers. Gli Animal Collective sono fatti così, come dichiara il nome. L’uomo è sociale, collettivo certo, ma è pur sempre un animale. E così è il loro sound ovattato, nonostante gli interstizi di rumore che pervadono tutto il disco: c’è il classico richiamo alle atmosfere acquatiche tanto care alla psichedelia, e c’è l’immancabile rimembranza delle radici che ha contraddistinto fino ad ora il gruppo. Gli Animal Collective hanno passato l’ultimo decennio a spasso tra Baltimora e New York. Ed anche in questo è chiaro il rimando della band, un richiamo in cui provincia e metropoli fanno il paio in un gioco di situazioni squisitamente
roots. Le tracce siano da esempio: Summertime Cloths è uno stridore marino che accompagna un lisergico tribalismo estivo;
Guy’s Eyes ricorda un notturno fascio di emozioni colorate a metà tra l’atmosfera frondosa dei boschi e l’essenza metallica di un garage di periferia;
Lion In Coma rimbalza da ogni parte come fosse un’allucinazione impazzita. E allora si provi a guardare la copertina di questo
Merriweather Post Pavilion, un classico effetto ottico di un’immagine concretamente statica, ma pregna del movimento della percezione. È tutto nella testa, si direbbe. È tutto nella natura, nel mondo, direbbero gli Animal Collective. |
titolo Merriweather Post Pavilion
di Animal Collective
etichetta Domino
distributore Self
|
|
[ torna a ascolti ] |
||
|
Crossing Borders
di Bob Downes Open Music Bob Downes è uno abituato a superare i confini e ad esplorare con flauti e ance territori musicali imprevedibili. A spiegarlo è lui stesso nell’intervista su Quaderni D’Altri Tempi n. XVII: “Certamente il titolo del mio nuovo cd non solo afferma che ho letteralmente attraversato innumerevoli frontiere nel Sud America, ma anche che le esperienze e le atmosfere che ho incontrato in quell’enorme continente mi hanno permesso di continuare ad oltrepassare i miei propri confini culturali e di comporli in un mosaico musicale”. Niente di più vero e questa registrazione inedita risalente agli anni 1978-79 lo conferma. Qui Downes è in compagnia di una formazione allargata della sua Open Music: oltre ai fidi Barry Guy (contrabbasso) e Denis Smith (batteria), troviamo infatti Paul Rutherford, John Stevens, Brian Godding, Paul Bridge e Marc Meggido. Tutti musicisti di immenso talento che qui si mettono al servizio delle pirotecniche multiculturali evoluzioni del virtuoso Downes che come sua tradizione sconfina in una varietà di generi: dal latin jazz all’etno, dalla ballad mainstream alle performance in solo come nella mistica South American Indian. La qualità dei brani è molto alta e, sebbene si tratti di sessions rimaste per oltre trent’anni sepolte in qualche cassetto, non si tratta di una mera operazione nostalgica (e non poteva essere diversamente visto che la release è firmata dall’illuminata
Reel Recordings di Michael King).
Ad esempio, composizioni come Jungle Chase o Basking In The Sun si pongono sullo stesso livello della migliore produzione discografica ufficiale di Downes, primo fra tutti l’album
Diversions del 1972, e sono il manifesto di una libertà espressiva perseguita sempre con rigore da Downes nel corso della sua ormai lunga carriera
. |
titolo Crossing Borders
di Bob Downes Open
Music
etichetta Reel
Recorderings
distributore Ird
|
|
[ torna a ascolti ] |
||