IL CYBORG CHE SEMBRAVA ME, DONNA HARAWAY
di Valeria Buoninfante |
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Perché l’organismo cibernetico
è l’abietto che “turba
un’identità, un sistema, un ordine. Quel che non
rispetta i limiti, i posti, le regole. L’intermedio,
l’ambiguo, il misto” (Kristeva). In questo senso
è più che mai rappresentativo dei perturbanti
corpi femminili, o dei corpi omosessuali, speciosi perchè
riottosi e sovvertitori dell’ordine, forieri di linguaggi e
narrazioni altri.
Contro
l’evanescenza del potere il compito di una scienza rigenerata
e consapevole è rivendicare la propria
specificità, la propria provenienza, come primo gesto di
responsabilità. È una stoccata, ovviamente, alle
pretese universalistiche delle scienze totalitarie. Praticare saperi
situati significa essere critici (Haraway ammonisce soprattutto le
teoriche femministe, ma qui estendiamo la portata del suo discorso),
non ipocriti, ammettere di essere invischiati nella situazione di
potere che si vuol combattere. A partire da questa lucida ammissione si
può far giocare la propria contaminazione per diffondere
nuove rappresentazioni. Infatti “I saperi
situati richiedono che l’oggetto di conoscenza venga
raffigurato come attore e agente, non come schermo, terreno o risorsa,
e certo mai come schiavo del padrone che non ammette dialettica
attribuendo solo a se stesso il potere di agire e
l’autorità del sapere oggettivo”
(Haraway, p.124). |
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Agamben G., Homo sacer. Il potere sovrano e la nuda vita, Einaudi, Torino, 1995.
— Foucault M., Surveiller et punir. Naissance de la prison, 1975, tr. it. Sorvegliare e punire. Nascita della prigione, Einaudi, Torino, 1976. |
— Foucault M., La volonté de savoir, tr. it. La volontà di sapere, Feltrinelli, Milano, 1996.
— Galimberti U., Il corpo, Feltrinelli, Milano, 2005. |
— Haraway D. J., A Cyborg Manifesto: Science, Technology, and Socialist-Femminism in the Late Twentieth Century in Simians, Cyborgs and Women: The Reinvention of Nature, 1991, tr. it. Manifesto cyborg. Donne, tecnologie e biopolitiche del corpo, Feltrinelli, Milano, 1995. | — Kristeva J., Pouvoirs de l’horreur: essai sur l’abjection, 1980, tr. it. Poteri dell’orrore: saggio sull’abiezione, Spirali Edizioni, Milano, 1981. | |||