La solitudine messa in luce da Edward Hopper di Giovanni De Notaris
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Cape Cod Evening |
Hopper è l’essenza stessa della pittura americana del Novecento;
nessuno meglio e più di lui riuscì mai a carpire l’animo freddo, feroce
ma anche malinconico della nuova metropoli statunitense. Egli espresse
continuamente una chiara affezione per il paesaggio urbano, ma anche
per quei temi prediletti dagli impressionisti come il mare e la natura;
quest’ultima pare quasi voler travolgere l’uomo e le sue creazioni,
come appare evidente in Gas o Cape Cod Evening. Non
possiamo ovviamente trascurare il fatto che in un secolo dove gli Stati
Uniti avrebbero affermato la loro egemonia culturale sul mondo intero,
il mito della metropoli fu uno dei più forti catalizzatori di
riflessioni nei confronti di questa giovane repubblica; Hopper fu
l’unico a coglierlo integralmente fin dalla sua genesi. | |
Egli dipinge
scorci di città, strade di campagna, ferrovie, ma anche singolari
vedute interne di locali, uffici o semplici appartamenti; in breve,
banali scene di vita quotidiana della città e della provincia
americana. Le regole
che sovrintendono al divenire paiono non potersi manifestare. Talvolta
l’immobilità delle persone sembra quasi sollecitarci a equipararle a
bambole o manichini indifferenti, esse appaiono quasi come un seccante
intoppo al compimento della luce, che a sua volta appare turbata dallo
scenario urbano e umano; essa è essenziale nella definizione delle
emozioni, se si considerano con attenzione dipinti come Summer Evening. | ||
Ma la desolazione o la solitudine non sono le sole attrici protagoniste nei dipinti di Hopper. In suggestive opere come Early Sunday Morning o Railroad Sunset e ancora in Pennsylvania Coal Town
traspare distensione e serenità, tutto sembra dipendere finanche dalle
ore della giornata in cui la scena si svolge.
La luce stessa o i colori sono per l’appunto detentrici di sensazioni che possono risultare calde o fredde e quindi determinare la felicità o la tristezza nelle scene. Ad esempio le stanze di abitazioni, uffici oppure hotel, spesso dipinte, non hanno nulla di contraddistinguibile, sono fredde e anonime con impersonali protagonisti che si mostrano quasi a disagio nel contesto del dipinto stesso, come in Hotel Room o Room in New York; è come se il paesaggio circostante ripudi la loro presenza. Questa è la sua forza, la celebrazione della semplicità della vita cittadina, distante da quel caos che noi tutti fantastichiamo e consideriamo perfino essenziale per una metropoli statunitense, come ben espresso in Sunday o in New York Pavements. Difatti ciò che sovente ci si domanda fissando le sue vedute è dove sia il topos caotico della grande città; dalle sue tele sembra invero trasparire solo silenzio e solitudine, poco più che un paesaggio surreale dove il tempo non esiste o forse non ha la possibilità di esistere. |
Early Sunday Morning | |
Sunday | ||
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