La
costruzione di un immaginario collettivo si è fondata
storicamente sulla letteratura, il cinema e sul fumetto, fino
alla nascita di nuovi media, come la televisione, che hanno
modificato i modelli di fantasia collettiva. L’uso di immagini
in movimento ha ampliato i possibili scenari immaginari,
consentendo la nascita di nuovi mondi che, oggi, si direbbero
virtuali. E se il cinema ha socializzato il pubblico al
fantastico, non inteso come genere, ma come prodotto della
fantasia, il telefilm e la televisione hanno avuto un ruolo
fondamentale nella nascita di un nuovo immaginario collettivo,
fondato principalmente sulla serialità. Questa deve essere
intesa come la trasposizione dei ritmi e dei modelli industriali
alla produzione televisiva. Quindi, sceneggiature stringate e
ritmi di produzione dei vari episodi a getto continuo. Il
telefilm è così diventato la forma più popolare della serialità,
proponendo anche in tv, i diversi generi che avevano fatto la
spola dalla narrativa al cinema e al fumetto.
Le serie di
fantascienza, ad esempio, provenivano dalle riviste pulp degli
anni Venti e Trenta, in cui sostanzialmente si pubblicavano
storie cosiddette di space opera, genere che si fondava su eroi
senza macchia, astronavi in viaggio nell’universo, battaglie
stellari e cattivi provenienti quasi sempre da altri pianeti.
Nella
storia della serialità televisiva, la seria classica di Star
Trek (1966-69) occupa un posto notevole, non solo perché – se
escludiamo Ai confini della realtà – è stata la prima serie di
fantascienza per adulti, ma anche perché a riguardarla oggi, a
quarant’anni dalla messa in onda del primo episodio, il serial è
un’enciclopedia della cultura di massa.
Alcuni degli
episodi, ad esempio, ricalcano forme e contenuti della cultura
popolare, dal western all’horoor, passando per il fantastico. I
rimandi e le citazioni a personaggi, scenari e forme della
letteratura di massa sono sparsi qua e là tra le pieghe delle
storie. Facciamo qualche esempio.
Giusto per fare un esempio,
in Gli androidi del dottor Korby, , episodio scritto da un
raffinato autore come Robert Bloch, ritroviamo non solo la
figura dell’androide, ma una rilettura fantascientifica del mito
di Frankeinstein.
Per tutti gli
appassionati, i telefilm della serie classica sono finalmente
apparsi nelle nostre videoteche in una confezione davvero
spettacolare.
Un
cofanetto che è un sogno diventato realtà per tutti i trekker e
gli amanti della fantascienza, i quali - per la prima volta -
possono ascoltare la versione originale con gli episodi in
inglese. Tra i contenuti extra segnaliamo, i 24 Trailer original
(su ogni disco sono raccolti i trailer originali di tutti gli
episodi della prima stagione) e il documentario I Visionari
della Fantascienza, sui più famosi scrittori di Star Trek: Gene
Coon, Harlan Ellison, George Clayton Johnson, Richard Matheson,
D.C. Fontana e Roddenberry. Comprende interviste con gli
scrittori di Star Trek. Nuove interviste con D.C. Fontana, Bob
Justman e John D.F. Black.