La note bleue
di Andrzej Zulawski
È l’estate del 1846. Siamo nel centro della Francia, a Nohant, bellissima località di campagna dove dimora la scrittrice e femminista ante-litteram George Sand, all’epoca una celebrità, che ospita, oltre al suo amante Frédéric Chopin (la loro storia durò otto anni) e ai suoi due figli, Solange e Maurice, altri grandi artisti e intellettuali dell’epoca, come Ivan Turgeniev, Alexandre Dumas figlio e Eugène Delacroix. Giornate in cui fioriscono riflessioni sull’arte, la vita, la società (“Abbiamo conversazioni interminabili con Chopin”, annota Delacroix nei suoi diari). Sere d’estate impreziosite dai concerti estemporanei del musicista polacco che si concludevano con una nota quasi inaudibile che la sola George Sand riusciva a riconoscere – forse perché aveva una grande anima (e un gran culo) come disse di lei Saint Beuve – e che aveva ribattezzato la nota blu perché pensava avesse questo colore. Di questo mondo Zulawski cattura l’ultimo giorno, l’ultimo della relazione tra Sand e Chopin, già molto malato, la fine di un amore e anche la fine della creatività del musicista, che da quel giorno non scriverà più una sola nota nei tre anni che gli resteranno da vivere. Fine anche dell’impossibile amore tra la figlia di George Sand, Solange, e Chopin, il suo idolo, ma si tratta di amore in realtà mai iniziato, sogno impossibile che verrà archiviato con il fidanzamento della ragazza con Auguste Clésinger, che avrà un grande futuro da ubriacone. Quasi un suicidio quello di Solange. Storie d’amore mai iniziate come quella tra madre e figlia, rapporto segnato dall’antagonismo. Storie d’amore dunque, ma con Zulawski si può capire che l’estremo è il quotidiano e che gli schemi classici sono sistematicamente aboliti. Non a caso sceglie un vero pianista (Janusz Olejniczak, che per giunta somiglia anche a Chopin) in modo da poter effettuare splendide inquadrature delle sue mani sulla tastiera del pianoforte, evitando artefatte ricostruzioni. Occorre poi ricordare che si tratta dell’autore dell’allucinato Possession? Film che in Italia uscì massacrato di tagli e rimontaggi. Niente del genere è capitato invece a questo La note bleue: semplicemente mai uscito nelle sale da noi, e quindi non doppiato. Motivo per cui qui viene proposto sottotitolato. Gennaro Fucile |
titolo La note bleue
regia Andrzej Zulawski
paese Francia/Germania
casa di produzione
Erato Films, G. Films, Canal+, Oliane Productions, Gemini Filmproduktion Gmbh
principali interpreti
Marie-France Pisier, Sophie Marceau, Janusz Olejniczak, Noemi Nedelmann, Féodor Atkine, Aurelien Recoing, Benoit Le Pecq, Roman Wilhelmi |
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Cronache
birmane
di Guy Delisle
Guy Delisle, celebre fumettista canadese, segue in giro per il mondo la sua compagna Nedège, impegnata in missioni con Medici senza Frontiere. Insieme, dopo la Corea del Nord e la Cina, approdano in Myanmar, nome voluto dall’ONU dal 1989 per la Birmania e non riconosciuto ancora da alcuni paesi che contestano la legittimità del nuovo governo. A seguirli in questa nuova avventura c’è il piccolo Lois, il loro figlioletto di pochi mesi. In questo diario a fumetti, con un tratto ironico e disincantato, Delisle racconta del suo soggiorno in un Paese dove la realtà politica e sociale è dominata dalla dittatura militare. Della patria di Aung San Suu Kyi (premio Nobel per la pace nel 1991) racconta anche la vita quotidiana delle città, il buddismo, le credenze e i costumi, oltre che gli effetti della globalizzazione, riuscendo a regalare al lettore l’immagine di un popolo generoso e accogliente e suscitando l’entusiasmo per ogni piccola scoperta che segna la differenza tra due culture. Il ruolo di viaggiatore rende l’autore un osservatore distaccato capace di cogliere le specificità di quel mondo e allo stesso tempo i suoi disegni illustrano i luoghi a volte meglio di un reportage fotografico, lasciando comunque spazio all’immaginazione verso i colori e i sapori di un luogo profondamente differente dal mondo occidentale. Un libro attuale, capace di far comprendere la realtà contemporanea della Birmania, un paese che vive un periodo di drammatici cambiamenti politici e sociali. Elisa Macciocchi |
di Guy Delisle
titolo Cronache birmane
editore Fusi orari, Roma, 2008
pagine 264
prezzo € 18,50
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