Alias
è la serie televisiva che ha definitivamente consacrato il genio
di J.J. Abrams. Il regista ha dimostrato, con questa serie, come
poter fondere elementi classici di una spy-story con quelli più
esoterici e fantastici di serie come Ai Confini della Realtà.
Lezione che si perfezionerà più avanti con il serial Lost,
di cui Abrams è uno dei creativi.
Sydney
Bristow (Garner) è stata reclutata al college come agente di una
divisione segreta della CIA chiamata SD–6. Ma la sua vita viene
completamente sconvolta il giorno in cui rivela il suo segreto al
proprio fidanzato. Il ragazzo viene ucciso e suo padre Jack (Garber)
le rivela che la sezione segreta è in realtà il nemico. Ora Sydney
è un’agente della CIA che lavora per entrambe le parti facendo il
doppio gioco. Obbiettivo: l’annientamento dell’SD6 e del suo
diabolico capo, Alvin Sloane (Rifkin).
Ma molti
altri sono i giocatori presenti sulla scacchiera, a partire dalla
glaciale Laura Bristow (Olin), un tempo agente infiltrata del KGB
e madre di Sidney, per proseguire con Michael Vaughn (Vartan),
incaricato dalla CIA di supervisionare Sydney e segretamente
innamorato di lei, fino ai manufatti del misterioso veggente e
scienziato medievale Milo Rambaldi. Manufatti che potrebbero
assicurare il dominio del Mondo a chi possedesse la “chiave” per
risvegliarli…
Trasmessa su
ABC — in Italia su Raidue — per 4 stagioni. Eccezionali le scene
di combattimento e brava oltre ogni descrizione la Garner, capace
come poche di immedesimarsi.
La quarta
stagione lascia, tuttavia, l’amaro in bocca, per le trame dei
singoli episodi che sembrano tutte frettolosamente avviate al plot
finale di tutta la serie. I nodi vengono al pettine: Laura Bristow
si scontrerà in modo decisivo con la figlia Sydney. L’enigmatico e
doppiogiochista Alvin Sloane avrà la fine che merita e finalmente
verrà risolto l’enigma finale che ruota intorno al misterioso
scienziato medievale Milo Rambaldi. Alcuni personaggi principali
muoiono nello scontro finale tra il bene e il male.
Si ha la
sensazione che Alias potesse andare in onda per altre due
stagioni, ma come è noto la serie è stata frettolosamente chiusa
per il desiderio della protagonista Jennifer Garner di
confrontarsi con il grande schermo. Peccato.
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