Materia dei sogni.
Elementi di Sceneggiatura
per le Scienze Sociali

di Adolfo Fattori

Ipermedium libri, Napoli, 2006

Pagine 106

13,50 Euro

 

 





 

Materia dei Sogni. Elementi di sceneggiatura per le Scienze Sociali
di Adolfo Fattori

 

Scriveva Shakespeare ne La Tempestanoi siamo della stessa sostanza di cui son fatti i sogni.

Ebbene oggi sembra possibile maneggiare questa materia intangibile grazie alle nuove tecnologie della comunicazione che offrono a tutti l’opportunità di registrare la realtà, elaborarla e infine renderla visivamente accessibile. L’era digitale offre così l’ebbrezza di poter manipolare il vissuto e riproporlo sotto gli occhi di tutti con un veloce click.

Digitando semplicemente un pulsante del telefonino ci si improvvisa improbabili registi dei sogni, ruolo fino a poco tempo fa concesso solo agli esperti e agli addetti del settore cinematografico.

Sulle nuove possibilità offerte dal digitale si interroga il sociologo della comunicazione Adolfo Fattori con un volume dal titolo evocativo Materia dei sogniElementi di Sceneggiatura per le Scienze Sociali (Ipermedium libri, 2006) che sta ad indicare le numerose analogie tra la vita onirica e quella sul grande schermo.

Ma non ci si lasci ingannare dal titolo, Materia dei sogni è un manuale di sceneggiatura per chi volesse approcciare alla difficile scrittura di un testo filmico, nonché un utile supporto didattico per l’insegnamento delle tecniche di sceneggiatura audiovisiva.

La considerazione da cui parte l’autore è che la progressiva riduzione di costo dei mezzi tecnici (videocamere e attrezzatura per il montaggio) e la loro conseguente diffusione ha determinato la nascita di una domanda di audiovisivo “a basso costo” che ha permesso a chiunque di poter creare un corto di fiction e non.

Ecco che allora sembra realizzarsi la profezia di Cesare Zavattini che nel 1952 scriveva nella prefazione alla sceneggiatura di Umberto D: “…perché è evidente che quando ci sarà la pellicola a due soldi, e tutti potranno avere una macchina da presa, il cinema diventerà un mezzo espressivo libero e duttile come ogni altro”. Lo sceneggiatore del neorealismo italiano aveva dunque visto bene, anche se non avrebbe potuto immaginare che, da lì a poco meno di un cinquantennio, le tecnologie sarebbero state diverse da quelle legate alla pellicola.

Scrive infatti Fattori: Oramai – e proprio grazie allo sviluppo e alla diffusione home delle tecnologie elettroniche e digitali – tutti o quasi hanno in casa, oltre a un computer potenzialmente in grado di montare audiovisivi, una videocamera – che usano con maggiore o minore maestria, certo per “produzioni” più o meno triviali.

A costoro si rivolge Materia dei sogni, ma anche a quanti (studenti, appassionati e operatori didattici) vogliano cimentarsi nella pratica cinematografica, con un occhio rivolto alla natura e l’altro agli effetti delle tecnologie della comunicazione costruita sulle “immagini in movimento”.

Il testo infatti analizza, capitolo per capitolo, le fasi della realizzazione di un corto: dall’idea al soggetto, dal tema di un film al plot, dal trattamento alla scrittura della sceneggiatura vera e propria. Ogni capitolo è inoltre corredato da indicazioni relative ad esercizi utili per la pratica del lettore/ aspirante regista. Non mancano citazioni ed esempi concreti tratti da opere cinematografiche come Gioventù Bruciata, Blade Runner, Quarto potere, L’invasione degli ultracorpi e molti altri ancora.


 

Recensione di Simona Vitale