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Nel combo rispunta, guarda
un po’, Lol Coxhill, che abbandona l’epoca delle finzioni per inaugurare quella
delle simulazioni. Un transito che solo un musicista autenticamente postmoderno
poteva svolgere con adeguata disinvoltura. E il tema del film simulato riporta
ai titoli di testa agli imaginary films di Arling e Cameron,
gioco/montaggio disinvolto con segni e suoni dell’età moderna. Beat, spy
music, funky, samba e tutto quanto è estraibile dalla miniera
dell’immaginario sonoro di massa e frullabile dalla nuova elettronica. Delizioso
e i due dj olandesi non sono soli. La cosiddetta Generazione Cocktail di colonne
sonore immaginarie ne ha scritte diverse. Chris Joss, francese,
organista, bassista, novello dj in Music from “The Man in a Suitcase”
compone la musica di un fittizio serial tv. L’ispirazione giunge da A Man in
a Suitcase, storico telefilm britannico -vero- con colonna sonora di Ron
Grainer. Un delirio spy, crime jazz e nuova elettronica.
Bobby Trafalgar, pseudonimo del dj svedese Hakan Lidbo, si inventa, invece,
un Bobby Trafalgar in Person, album con brani tratti da sue presunte
colonne sonore. Ovviamente, né soundtrack né film sono mai esistiti.
Ancora: Operation
B.O.M.B.A. dei surfer/lounger di Boston Seks Bomba, che
tramano suoni per uno spy movie fittizio ambientato a Roma; tra swing, surfer,
la cover di It Had Better Be Tonight e The Cat.
La Yellow 357,
colonna sonora immaginaria della Yellow Productions, collettivo di dj
parigini (Fresh Lab, Dimitri From Paris, Dj Cam,
Magnetic). Il tema è firmato da Mighty Bop. Sempre a Parigi è di scena
Snooze, che in Man in the Shadow (1997) immagina i suoni di un
inquietante noir. Gli United Force Organization sono autori in 3rd
Perspective di un omonimo spy, zeppo di inseguimenti, spy music
e rimandi a Lalo Schifrin e Oliver Nelson. Non è tutto, c’è
Soul Ecstasy, soundtrack firmato Inner Thumb. Trama: le pantere nere
si alleano con la Cina comunista e minacciano gli Usa. Il film blaxploitation, è
stato girato presumibilmente nel 1972, ma resta solo la colonna sonora. Almeno,
questa è la tesi del booklet allegato. Se non fosse per qualche sfumatura
un po’ troppo moderna, l’inganno sarebbe perfetto. Infine, gli svizzeri
Stereophonic Space Sound Unlimited scodellano dodici falsi in Plays Lost
Tv Themes, brani da telefilm mai esististi concepiti in accordo con il sound
tipico del genere, sparatissimo se telefilm d’azione, tutto effetti speciali se
di fantascienza.
Quanto a Borges,
l’argentino probabilmente avrebbe accolto l’ipotesi che i film immaginari si
debbano a un singolare incontro dei Lumière con Gavrilo Princip, l’attentatore
all’erede al trono asburgico. Il cinema e la Grande guerra. Incontro filmato
dall’immaginazione di Alfredo Casella. Il compositore torinese scrisse
nel 1915 le seguenti composizioni per piano: Nel Belgio: sfilata
d'artiglieria pesante tedesca, In Francia: davanti alle rovine della
cattedrale di Reims, In Russia: carica di cavalleria cosacca, In
Alsazia: croci di legno.
Opera 25,
titolo: Pagine di guerra, quattro films musicali.
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