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Adi Newton, leader dei Clock DVA, ha scritto in un testo
introduttivo al brano Axiomatic and Heuristic[2] che: “La programmazione euristica fa in modo che i
computer forniscano risultati che siano ad un tempo efficienti ed intelligenti.
L'intelligenza è infatti qualcosa che va oltre sia la semantica che la
sintassi”.
All'arguto lettore non sarà sfuggito che il riferimento
non è all'intelligenza di un individuo ma all'Intelligenza come Ente/Mondo.
Vogliamo nuovi mondi, non nuovi eroi. La nascita di queste musiche è
strettamente collegata alla nascita dei sequencer[3],
prima hardware e poi
software, che hanno imposto una
semiotica della composizione, intesa come giustapposizione grafica di stringhe
numeriche e forme geometriche “sequenziate” come le stringhe di un genoma. Le serie di eventi sonori simili non è l'unico esempio di
serialità e identità collettiva. Esistono altri tipi di serialità applicati
alla musica volti alla creazioni di mondi-identità collettive. Iannis Xenakis ha fatto delle teorie stocastiche il
fondamento della sua poetica compositiva: architetto ancor prima che musicista,
il compositore greco ha individuato nelle formule statistiche alla base della
termodinamica un metodo per sfuggire alla crisi della forma musicale in cui si
è dibattuta l'avanguardia musicale dal secondo dopoguerra in poi. Tali formule generano delle successioni numeriche e quindi
delle serie, che hanno la capacità di plasmare (ed in un certo senso di creare)
nuovi mondi. Le formule statistiche infatti, consentono di modellizzare dei
comportamenti collettivi, come le leggi che regolano il comportamento
termodinamico dei gas, a prescindere dalla fisica che regola il moto delle
singole molecole; in questo modo l'entità collettiva (il gas/narrazione
musicale), pur essendo nei fatti una somma di singole particelle, assume
un'identità che trascende l'individualità delle singole molecole/eventi sonori.
Xenakis stesso ci dice: “Queste formule (statistiche), che
sono state usate in una molteplicità di campi, sono dei veri e propri diamanti
del pensiero contemporaneo. Esse sono le leggi della comparsa dell'Ente e del
suo divenire”[4]. In uno scritto successivo
il compositore specifica ancora meglio il suo pensiero: “In un magma acustico
noi siamo in grado di riconoscere delle densità, delle medie di movimento,
delle curve di intensità e di altezza. Mi pareva che questi fenomeni potessero
essere compresi per mezzo di ciò che Boltzmann e Maxwell avevano detto a
proposito dei limiti del calcolo newtoniano nel render conto di fenomeni come
la temperatura e la pressione dei gas”[5].
L'eccezionale brano
Concrete
PH trasporta l'ascoltatore in un mondo di cristalli viventi allo stesso
tempo statico e cangiante; il brano è una registrazione, magistralmente
rimodulata attraverso manipolazioni elettroniche, dei rumori emessi da un pezzo
di carbone incandescente. La frequenza e la durata con cui questi rumori
vengono emessi dal tizzone ardente seguono le leggi stocastiche a cui facevamo
riferimento. Il nostro nuovo mondo e lì che ci aspetta.
[3] I sequencer sono dei software per la registrazione, l'editing e la composizione di musica. Questi strumenti consentono di comporre musica anche a chi non ha una formazione musicale tradizionale potendo rappresentare in forma numerica e grafica suoni e/o gruppi di suoni che possono essere giustapposti dando luogo ad una composizione. Le più semplici, ma anche più affascinanti sequenze di suoni prodotti dai progenitori analogici di questi programmi, sono gli arpeggi che si ripetono cangianti nei più famosi brani dei Kraftwerk.
[4] I. Xenakis da “Procedimenti probabilistici
della composizione” 1962 – Pubblicato in “universi del suono – scritti e
interventi 1955-
[5] I. Xenakis da “Problematiche tecnologiche
della composizione” 1980 - Pubblicato in “universi del suono – scritti e
interventi 1955-
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