The Sims 3
di EA Games CDopo un decennio
The Sims ritorna… ancora!
Per realizzare l’ultimo episodio, distribuito in 60 Paesi e tradotto in 26 lingue, la
Electronic Arts ha messo in campo più di 100 persone fra programmatori,
game designers, sociologi e psicologi per ben 5 anni. Numerose le novità: tempo e spazio rivisti
in toto, noi Sims ora potremo muoverci oltre le mura domestiche, spostandoci per la città per raggiungere il luogo di lavoro, piuttosto che la galleria d'arte, la piscina comunale, lo stadio, la palestra ed una serie di altri lotti comunitari nei quali poter svolgere le opportune attività ed interagire con gli altri
Sims amici, frequentare corsi di musica ed avviare la nostra carriera di rock star, fare la spesa al supermercato, rapinare una banca, farci fare un trattamento di bellezza nel centro estetico.
Aspetto importante – ma non fondamentale come nei precedenti capitoli – è il lavoro: potremo decidere di lavorare sodo, il che affaticherà più di quanto non faccia l’oziare, mentre chiacchierare con i colleghi aumenterà la nostra “barra delle relazioni” generando inoltre nuove conoscenze ed amicizie, aumentando la nostra socialità.
Novelli Pinocchio che tentano di elevarsi dal loro stato di ammasso di pixel e reclamare un’anima, i nostri ego virtuali rispecchiano al meglio le nostre pulsioni, le nostre ambizioni ed i nostri desideri, consentendoci di agire in piena libertà, grazie alla varietà delle opzioni di personalizzazione del personaggio, in special modo quelle legate alla personalità che sono state ulteriormente approfondite: hacker, latin lover, ladro, pazzoide, malefico, studioso, sono solo alcune delle possibilità che possiamo combinare per creare la nostra
personalissima-simpersonalità.
De facto, The Sims 3 è un vero e proprio “God game”, un simulatore di vita che tenta – pur se velatamente ed indirettamente – di mandare definitivamente in pensione sistemi come l’acclamatissimo
Second Life e togliere fans ai principali social network come Twitter
o MySpace, tanto che è diventato il videogioco più studiato nelle università e questo interesse è un’ulteriore dimostrazione di quanto, ai suoi tempi, sia stato profetico Philip Dick, che osservando la figlioletta giocare con le prime Barbie, scrisse prima il racconto
I giorni di Perky Pat, e poi il romanzo Le tre stigmate di Palmer Eldritch, immaginando in quest’ultimo, già allora come si potesse giocare allo stesso gioco anche vivendo a chilometri di distanza. Nel suo caso il medium era una droga, per noi è il web. Ma allora forse neanche lui poteva immaginare gli sviluppi che avrebbe avuto l’informatica.
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titolo The Sims 3
piattaforma PC
genere Simulazione
distributore Electronic Arts
sviluppatore EA Games
supporto DVD
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Ghostbusters
di Terminal Reality Zaino protonico in spalla e via. Peter, Ray, Egon e Winston sono impegnati ad addestrare una nuova recluta assunta con il ruolo specifico di collaudatore delle apparecchiature, quando una potente onda d’urto psicocinetica li investe.
Il giocatore è quella nuova recluta, assoldata dai Ghostbusters in evidente bisogno di manodopera supplementare, che si appresta ad iniziare il suo tirocinio… come dire “l’uomo giusto al posto giusto”. Il concept narrativo è piuttosto simile a quello dei film dove, da un evento di dimensioni circoscritte, il problema diveniva sempre più grave, fino ad estendersi al mondo intero. In linea generale lo sviluppo della storia segue un percorso piuttosto lineare; affrontando la prima missione ci si ritrova a indagare su nuovi indizi e spunti, ricostruendo via via una situazione sempre più preoccupante, che metterà a dura prova le nostre doti di Acchiappafantasmi. Escalation che gli sviluppatori sono riusciti a realizzare grazie a una continua variazione delle meccaniche di gioco. Nei combattimenti e nella cattura degli spettri, i vari livelli di difficoltà presenti consentono di calibrare la sfida al punto giusto, partendo da una modalità semplice che praticamente impedisce di morire, salendo fino ai livelli di difficoltà maggiori che, senza raggiungere vette particolarmente ostiche, riescono però ad essere sicuramente più appassionanti ed appaganti. Catapultati nella New York anni Novanta, ci ritroveremo ad affrontare nuovamente situazioni che rievocano la fortunata serie cinematografica, come gli incontri ravvicinati di “insolito tipo” nella biblioteca, o la fuga per la
Fifth Avenue a bordo della Ecto-1 sfuggendo al fantasma caramella. A proposito di fantasmi, non potevano di certo mancare i co-protagonisti della celebre serie:
Gozer, il gigante fatto di marshmallow, la Statua della Libertà, più “libera” che mai, e l’immancabile acchiappafantasmi onorario
Slimer.
Una sola regola fondamentale: mai incrociare i flussi!
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titolo Ghostbusters. The Videogame
piattaforma X360/PS3
genere Action/Sparatutto
versione USA
sviluppatore Terminal
Reality
supporto DVD/Blu-Ray
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X-Men Le Origini: Wolverine
di Raven Studios Un gioco che deriva direttamente dalla pellicola cinematografica, che sfoggia una componente splatter pressoché onnipresente e che, oltretutto, viene debitamente esaltata da artifici di chiaro stampo cinematografico. Inoltre, incentrando un’intera avventura su Hugh Jackman – protagonista dell’omonimo film – si concretizza, finalmente, l'immensa carica di rabbia insita nel personaggio, che qui viene riprodotto e implementato in maniera davvero autentica e selvaggia: nessuna epurazione, né mossa volta ad addolcire la pillola per chi dovesse mal sopportare la vista di sangue e devastazioni. L'incedere dell'avventura è incredibilmente scorrevole e piacevole. Al di là di una realizzazione tecnica molto buona, è l'impostazione di gioco, il gameplay immediato e funzionale a fare la parte del leone, che oscilla costantemente tra l’action puro ed l’action-gdr di stampo occidentale.
La frenesia e la spettacolarità dei combattimenti è senza dubbio una delle armi vincenti di
X-Men Le Origini: Wolverine, che se aggiunte alla possibilità di risolvere piccoli ma interessanti enigmi configurano la prospettiva di un gioco adrenalinico, ma al contempo ricco di spunti di riflessione. Parlando, quindi, degli elementi GdR, troviamo innanzitutto la possibilità di accumulare punti esperienza in seguito all'uccisione di ogni nemico. Il conteggio globale porta, come di consueto, al “level up” che consente di migliorare le prestazioni del proprio alter-ego, sviluppandone la forza fisica piuttosto che l'efficacia degli attacchi speciali. A corredo del tutto si trovano poi alcuni elementi “mutageni” con cui equipaggiare lo stesso Logan; anche qui è possibile migliorare attacco, difesa o rigenerazione (tanto per fare qualche esempio) andando quindi a influenzare direttamente i risultati sul campo di battaglia.
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titolo X-Men Le Origini: Wolverine
piattaforma X360/PS3/PSP/
NDS/Wii/Pc
genere Action/Sparatutto
distributore Activision
Italia
sviluppatore Raven Studios
supporto DVD/Blu-Ray/
cartuccia DS
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