Gli Usa sono un paese per vecchi valori… i dollari di Maria D’Ambrosio
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Cosa vorrà dirci
l’America con i suoi cantori contemporanei?
L’America che racconta la banalità del
male. E si consente di guardare ai suoi padri, di sentire il
peso della loro storia e dei loro insegnamenti. I vecchi, quindi, che
nel romanzo e nel film appaiono sono il padre e il nonno dello
sceriffo-voce narrante. La Giustizia e la Legge, hanno quindi forse
bisogno dei padri, delle loro origini per essere legittimate.
Così come un paese di interrogarsi sulle proprie origini. Lo
stesso paese che ha bisogno di sognare. E fa sognare lo sceriffo di
questa storia, lo fa tornare indietro nel tempo, con suo padre, a
cavallo per le montagne. Nel sogno il padre va più avanti e,
nel buio e nel freddo, accende un fuoco.
![]() Certo, va detto, che sono il fuoco, il freddo e il buio che torneranno nel romanzo successivo di Cormac Mc Carthy, La strada. Ma è il fuoco che ciascuno prova ad accendere o a cogliere nello sguardo dell’altro. Ed è pure il fuoco che in tanto buio, vissuto e narrato, ciascuno prova ad accendere, senza aspettare di ‘trovare l’America’. Perché l’America che ci hanno raccontato forse non è mai esistita. Non si è ancora compiuta. Se uno dei suoi candidati alla Presidenza, Barack Obama, parla del colore della pelle, della sua pelle nera, come di uno stigma che ancora produce discriminazioni ed esclusioni. Ma, Mc Carthy e i Coen, non parlano del colore della pelle dei protagonisti. Si intuisce siano tutte un po’ scurite dal sole del deserto. Ma più scura e nera è l’America che incarnano. Come scuri, e neri, non più verdi, e sporchi, di sangue, sono i dollari che si passano di mano in mano. Il denaro: quel forte e duraturo interesse che pare accomunare il genere umano e i suoi dannati affari. Che siano le guerre, il narcotraffico o altro. Sempre questione riconducibile a un malloppo, a un prezzo, a qualche milione di dollari. ![]() | ||
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