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I Griffin presentano Blue Harvest
di Dominic
Polcino
“Mi spiace Meg. Pa’ ti ama, ma Pa’ ama anche Star Wars. E, in tutta onestà, Star Wars è arrivato prima…”. In questa folgorante e sintetica battuta vi è magistralmente sintetizzato l’episodio I Griffin presentano Blue Harvest, il cartone animato creato da Seth MacFarlane. In un episodio lungo un’ora, ritroviamo la sgangherata famigliola televisiva alle prese con una delle più spettacolari saghe cinematografiche di fantascienza. Ecco la trama: I Griffin restano bloccati a casa per via di un blackout, così Peter inizia a raccontare una storia, che si rivela essere Guerre Stellari. Mentre recitano le scene del film Guerre Stellari Episodio IV, Una nuova speranza, Peter fa Han Solo, Lois è la principessa Leia, Stewie fa Darth Vader, Brian è Chewbacca e Chris fa Luke Skywalker. Cleveland e Quagmire invece hanno le parti di R2-D2 e C-3PO, mentre Herbert è il saggio Obi-Wan Kenobi. Oltre all'edizione standard la 20th Century Fox ha pubblicato, per i fan più esigenti, un cofanetto Collector's Limited Gift Set, edizione a tiratura limitata (1.500 copie in tutta Italia) ed in vendita esclusivamente su internet, contenente molti gadget. L’episodio è molto divertente e le gag tipiche della serie – che può contare su ben sei stagioni televisive – ben si combinano con la storia “riveduta” di Guerre Stellari, generando risate e citazioni a go go. Carmine Treanni
Dati tecnici - produzione: Fox, 2008 |
Titolo
I Griffin presentano Blue Harvest Regia
Dominic Polcino
Paese
USA
Anno di produzione 2008
Prezzo indicativo €
24,00
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Chorus
Line
di Richard Attenborough
Questo film, diretto da Richard Attenborough,
rappresenta la trasposizione cinematografica di un musical di enorme
successo di James Kirkwood e Nicholas Dante. Davanti ad un teatro di
Broadway si fa la coda. Non si accalcano spettatori, ma ballerini. I
danzatori aspettano di essere selezionati per poter partecipare a uno
spettacolo musicale, ma i posti sono solo otto. Nel buio di
una platea un famoso regista, Zack, sta facendo i provini a centinaia
di ragazzi che aspirano a entrare nella “linea del
coro” del grande show. L’impietosa audizione si
trasforma in una sorta di psicodramma collettivo, che libera
l’inner space degli agguerriti protagonisti, indotti a
confessarsi liberamente abbandonando ogni remora. La valenza catartica
della danza purifica il mondo interiore di chi è abituato a
utilizzare il proprio corpo come uno strumento da controllare per
permettere il massimo dispiegamento di tutte le possibilità
atletiche ed espressive. Nonostante una parte della critica abbia
sostenuto che il regista, pur raccontando l’arte tersicorea,
non sia stato capace di esaltarne la passione, numeri come I Can Do
That, At The Ballet e What I Did For Love hanno emozionato
un’intera generazione, in un’epoca in cui le scuole
di danza classica e moderna avevano cominciato a moltiplicarsi anche in
Italia, costituendo forse qualcosa di più di
un’effimera moda.
Linda De Feo
Dati tecnici
- produzione: MGM/UA Home Entertainment, MGM Home Entertainment, BiM, 2008 - lingue: italiano italiano (italiano|inglese) - lingua sottotitoli: italiano |
Titolo
Chorus Line
Regia
Richard Attenborough
Paese
USA
Anno di produzione
1985
Principali interpreti
Michael Douglas Terrence Mann Alyson Reed Vicki Frederick. Prezzo indicativo € 19,90
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Un’altra
bellezza. Francesco Furini
a cura di Mina Gregori e Rodolfo Maffeis
Catalogo ampiamente illustrato che documenta
la mostra ospitata nelle sale di rappresentanza del Museo degli Argenti
di Palazzo Pitti a Firenze (fino al 27 aprile) dedicata a Francesco
Furini (Firenze, 1603-1646), protagonista indiscusso della
civiltà figurativa del Seicento fiorentino. In esposizione
40 dipinti e 20 disegni. Nella parte saggistica, il catalogo ospita
interventi su singoli aspetti della personalità artistica
del Furini e del sistema culturale in cui l’artista era
immerso (teatro mediceo, lirica cortigiana, melodramma, etc.). Quanto
alla mostra, si è prescelto un ambiente ideale per allestire
una rassegna del genere, poiché Furini fra il 1639 e il
1642, ne affrescò un’intera parete del Salone
principale con due lunettoni raffiguranti L’Accademia
platonica di Careggi e L’allegoria della morte di Lorenzo il
Magnifico. Furini sedusse la Firenze del suo tempo con una pittura
sensuale ed accattivante, nella quale suggestioni caravaggesche ed
antichizzanti si depurarono in senso classicista.
Reinterpretò, fiorentinamente, il classicismo reniano. La
sua pittura intrisa di soggettivismo ed antiaccademicità,
malinconicamente sensuale, edonistica, affine, perciò, ad un
certo tipo di pittura simbolista ottocentesca, è figlia
dello sfumato leonardesco, e, pertanto, del gusto rinascimentale, non
meramente pittorico. I suoi corpi femminili cristallizzano
l’immortalità. Riguardando questi lavori ognuno
vedrà suggellata la propria immortalità,
perché im-mortalità non è altro che
essere-nel-mondo, dentro la morte, appunto dentro un’altra
bellezza.
Angela Durini |
Titolo
Un’altra bellezza. Francesco Furini
A cura di
Mina Gregori
e Rodolfo Maffeis Editore
Mandragora, Firenze, 2007 Pagine 320, ill. b/n, colore
Prezzo € 40,00
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