Le norme redazionali che seguono sono state scritte sia per aiutare coloro che avessero desiderio di scrivere per Quaderni d’altri tempi sia perché il rispetto delle stesse è di enorme aiuto per la produzione della rivista. Vi preghiamo, pertanto, di leggerle attentamente e di seguirle in caso di collaborazione.
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INDICAZIONI GENERALI
La
rivista Quaderni d'altri tempi è un bimestrale.
Le sei uscite sono alla fine dei seguenti mesi: gennaio, marzo, maggio, luglio, settembre, novembre.
La rivista è articolata in quattro sezioni.
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01. La prima è ORIENTAMENTI
Ospita gli editoriali della direzione della rivista.
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02. La seconda sezione è BUSSOLE
Si tratta della sezione aperta alle proposte di collaborazione.
È dedicata all'approfondimento a partire dalle novità nel campo dell'editoria, dello spettacolo e dell'intrattenimento.
In questa sezione non richiediamo delle semplici recensioni lunghe, ma lo sviluppo di uno o più temi proposti/suggeriti dal prodotto culturale prescelto. Ad esempio, se il tema è l'ultimo film di Tarantino, si potrà svolgere un ragionamento sull'evoluzione del suo cinema, oppure sullo stato dell'arte di quel particolare genere cinematografico, o ancora se e come il film in questione intreccia legami con altri generi anche non cinematografici, ma le possibilità di costruzione sono, è chiaro, molte di più. Una sinossi andrebbe comunque riportata a beneficio dei più. La sezione è suddivisa in tre aree: ASCOLTI, LETTURE e VISIONI.
In ASCOLTI andranno considerati:
- Dischi, novità e ristampe
In LETTURE andranno considerati: - Libri (inclusi cataloghi di mostre e musei), novità e ristampe di testi assenti da almeno dieci anni sul mercato, oppure testi in nuova e significativa traduzione in italiano. - Libri in altre lingue. In questo caso l’intervallo di tempo valido è di sei mesi tra l’uscita del volume e quella della rivista.
In ViSIONI andranno considerati: - Film nelle sale
L'arco temporale di riferimento è di due mesi prima dell'uscita del numero su cui si si pubblicherà l'articolo. La proposta di un
articolo deve essere possibilmente accompagnata da
una scaletta scritta inviata per e-mail all’indirizzo di
Quaderni d’Altri Tempi, o almeno una sintesi dei contenuti.
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03. La terza sezione della rivista, MAPPE, è monografica.
I temi affrontati vengono decisi dalla direzione editoriale e i contributi vengono commissionati ai collaboratori.
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04. La quarta sezione della rivista è ANCORE.
Si tratta di una rubrica dedicata al recupero di testi fuori catalogo oppure non tradotti in italiano, file audio e video di anch’esse di opere fuori commercio. Anche in questo caso la selezione è decisa dalla direzione editoriale e i contributi vengono commissionati ai collaboratori.
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Tassativo e valido per ogni sezione della rivista: non scrivere in prima persona.
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OCCHIELLI E TITOLI
Gli occhielli vanno fatti così
ASCOLTI / FROM GRANITE TO WIND
LETTURE / IL TACCUINO DI TALAMANCA
VISIONI / METROPOLIS
Prendete nota di spazi, parti in M/M o in M/m, virgole.
In VISIONI se il film è nelle sale si riporta il produttore, se home video va la casa di produzione del dvd/ray. n caso di mostra al posto dell’autore si indica il curatore così:
VISIONI / 100 ANNI DI FOLLIA PRATICA
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CITAZIONI, RIMANDI TESTUALI
Si è preferito eliminare le note a pié di pagina. Pertanto, si utilizzerà solo la bibliografia (o discografia, ecc.) e i rimandi seguiranno lo stile “anglosassone”. Questa indicazione è valida sia per la sezione Bussole sia per la sezione Mappe. Tutto andrà riportato a fine testo con le seguenti diciture: ASCOLTI (la discografia), LETTURE (la bibliografia), VISIONI (la videografia). Questi sono anche gli occhielli delle tre aree di Bussole. In generale è obbligatorio riportare unicamente i testi citati nell’articolo. Altri libri a cui si rimanda, tutti i dischi o film di cui si fa menzione sono riportabili nelle relative sezioni (Ascolti, Letture, Visioni) a discrezione dell’autore. Si invita a non stendere liste chilometriche, considerando solo l’essenziale. L’anno di uscita dell’opera in questione (film,
romanzo, long playing) andrà contestualizzato nel testo. In ASCOLTI, per le citazioni di dischi o singoli brani o composizioni musicali, nel testo si indicherà solo l’anno originario di uscita, se si tratta di un’incisione musicale, o la data di composizione o di prima esecuzione. Quindi si scriverà nel testo:
Satisfaction (1966) consacrò i Rolling Stones come i rivali dei Beatles.
In discografia (Ascolti) andrà segnalato il titolo dell’album in cui è contenuto il brano, l’etichetta discografica, l’anno. Ad esempio:
Rolling Stones, London Years, RCA, 2002. Laddove si parla di uscite precedenti il digitale, si dovrà comunque citare l’edizione più recente. In LETTURE, nel testo occorre indicare tra parentesi il cognome dell’autore o degli autori e l’anno di pubblicazione. Queste indicazioni devono fare riferimento all’edizione italiana segnalata in bibliografia (Letture). Ad esempio, nel testo si scriverà:
“È l’evidenza di un tempo senza oggetto che non è di nessuna storia” (Augé, 1970)
oppure laddove venga citato altro testo con medesimo anno dello stesso autore (Augé, 1970a) mentre l’altro testo verrà indicato con (Augé, 1970b).
> La bibliografia (Letture) va redatta nel seguente modo:
Augé Marc, Rovine e macerie, Bollati Boringhieri, Torino, 1970.
> Se l’autore è un curatore, dopo il nome aggiungere la dicitura tra parentesi tonde (a cura di). Se non è indicato l’autore, ma il libro è comunque di vari autori, indicare la dicitura A.A.V.V., che sta per autori vari.
>
Nel caso di articoli tratti da rivista, aggiungere, dopo il titolo
scritto in corsivo, il nome della rivista, sempre in corsivo. A seguire
il numero, l’indicazione temporale, l’editore e la
città dell’editore, come per i libri.
Eco Umberto, Apocalittici e integrati in Quaderni d’Altri Tempi, Numero 2, Primavera 2007, Editoriale Quaderni, Napoli.
> Se si citano testi online, indicare l’URL completo:
http://quadernisf.altervista.org/numero10/fossile1.htm
> Le citazioni all’interno delle citazioni prendono le virgolette a sergente “Non vi metta piuttosto un ordigno dentro, un congegno capace di forare l’«incubo della storia», perché vi risuoni un evento” (Vattelapesca, 2011).
> Si utilizza ibidem per le
citazioni a seguire dello stesso testo.
Secondo Foucault i discorsi non vanno considerati (nel nostro caso in particolare il discorso psichiatrico) “come degli insiemi di segni (di elementi significanti che rimandino a contenuti o a rappresentazioni), ma come delle pratiche che formano sistematicamente gli oggetti di cui parlano” (Foucault, 2005). Per questo motivo “le regole di formazione [di un campo discorsivo] si collocano non nella ‘mentalità’ o nella coscienza degli individui, ma nel discorso stesso; conseguentemente, e secondo una specie di anonimato uniforme, si impongono a tutti gli individui che cominciano a parlare in quel campo discorsivo” (ibidem).
> Quando un autore cita un suo stesso testo pubblicato in altra sede, deve in ogni caso riportare la fonte. È preferibile segnalare i(l) link di altri pezzi/numeri di Quaderni, laddove la rivista ha già parlato di quel tal argomento. In VISIONI, Per le citazioni da film o telefilm: nel testo si indicherà l’anno di uscita originale. Si scriverà:
2001 Odissea nella spazio (1968) sancisce la fine…
mentre in videografia (Visioni) si indicherà l’anno di uscita più recente in dvd o blue ray. Si scriverà:
Kubrik Stanley, Odissea nella spazio, Warner Home Video, 2004.
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INDICAZIONI GENERALI
Per tutte e tre le sezioni, quando si riportano solo titoli di uno stesso autore (specie in Ascolti), si scriverà:
Una selezione per conoscere meglio l’opera di Stanley Kubrick
Odissea nella spazio, Warner Home Video, 2004.
Il dottor Stranamore, Warner Home Video, 2002.
Lolita, Warner Home Video, 2000.
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Ortografia e punteggiatura
A. Tutti i nomi propri vanno messi per esteso - nome e cognome - la prima volta che si citano.
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B. Corsivo:
Va usato
per tutti i titoli di libri, episodi di serie televisive, film, dischi
e fumetti, ma anche per i titoli dei singoli brani, dei racconti, dei
quotidiani, dei periodici e delle marche, comprese le linee di prodotto
(Mulino Bianco è una marca, ma i Fagottini
sono una linea, si mettono entrambi in corsivo). Il corsivo
si mantiene per tutto il testo. Il corsivo per sottolineare, enfatizzare,
suggerire, ovvero utilizzato per invitare a
un’interpretazione non letterale del termine, andrebbe usato
con estrema misura. Il corsivo va usato per sottolineare quei termini
stranieri che non sono entrati nell’uso comune o
perché l’autore vuole sottolineare quel passaggio
della sua riflessione.
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C. Il punto chiude la parentesi, non va
messo prima della chiusura delle virgolette.
“È l’evidenza di un tempo senza oggetto che non è di nessuna storia” (Augé, 1970).
NON
“È l’evidenza di un tempo senza oggetto che non è di nessuna storia.” (Augé, 1970).
N.B Per i titoli di libri o film, in generale:
I titoli in italiano si scrivono M/m la prima parola e il
seguito in m/m, ad esempio: Metti una sera a cena.
I titoli in inglese vanno M/M tutte le parole, ad esempio: What
A Wonderful World.
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D. Numeri e anni - Non anni '70,
ma anni Settanta, non il '700 ma il Settecento Le migliaia in cifre vanno con il punto, 1.500 e non 1500.
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E. Virgolette
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