X-Men 3 — Conflitto Finale (2006) di Brett Ratner

Con Hugh Jackman, Halle Berry, Ian McKellen, Famke Janssen, Anna Paquin, Kelsey Grammer, Rebecca Romijn, James Marsden, Shawn Ashmore, Aaron Stanford, Vinnie Jones, Patrick Stewart, Tanya Newbould.

Dati tecnici:

Titolo in lingua originale: X-Men 3 - The Last Stand

Casa distribuzione: 20th Century Fox Home Entertainment

Contenuti extra:

diario di produzione;

documentario;

dietro le quinte (making of);

trailers;

scene inedite;

storyboard

Prezzo: € 21,90

 

 

 





 

X-Men 3 — Conflitto Finale (X-Men 3 - The Last Stand, 2006)  di Brett Ratner

 

Strepitoso successo al botteghino americano per il film di Brett Ratner, uscito in ben 3.690 cinema, il terzo capitolo della saga sui supereroi Marvel creati da Stan Lee ha sbancato i botteghini, portando a casa ben 103 milioni di dollari nei soli primi tre giorni di programmazione. Tuttavia questo non attenua la delusione provata per un film non solo al di sotto delle due precedenti pellicole firmate da Bryan Singer, ma anche della media dei film di questo genere.

Dopo anni di studi viene scoperta una cura per i mutanti che rischia di alterare il corso della storia. Per la prima volta i mutanti si trovano di fronte alla scelta: mantenere la loro unicità, sebbene ciò li isoli e li alieni dal resto dell'umanità, oppure rinunciare ai propri poteri per uniformarsi a tutti gli altri esseri umani. Su questo dilemma decisivo si scontrano gli opposti punti di vista dei leader dei mutanti, il Prof. Charles Xavier, che predica la tolleranza, e Eric Lehnsherr (alias Magneto), che crede nella sopravvivenza del più forte.

La trama è alquanto sfilacciata, si passa da una situazione ad un’altra senza un filo conduttore. A predominare sono le scene d’azione, lasciando la psicologia dei personaggi sul fondo della storia. L’unico personaggio che emerge è Wolverine, ma solo perché pare che gli studios stiano pensando ad una pellicola con protagonista proprio questo X-Men e il suo interprete.

Il valore metaforico del film è evidente: una lotta contro la maggioranza che vuole curare la minoranza, un simbolo di tutte le sopraffazioni portate avanti contro qualsiasi diversità. Ma anche in questo caso, il messaggio si perde tra le scene d’azione e l’attenzione dello spettatore nel capire il filo della trama. Gli X-Men nuovi che vengono introdotti nella storia sono puramente dei personaggi secondari, infilati nella trama solo per fare colore.

Per chi ha già visto i primi due film, vale la pena continuare la saga cinematografica. Ma solo per un puro dovere di cronaca.


 

     Recensione di c.t.