Il pianoforte deve suonare da sé, annota Nanof | di Stefano Pastor | |
Tratti che si
accompagnano a dati anagrafici, evocando la fredda asciuttezza di una
cartella clinica, forse più volte ascoltata nella lettura di
medici poco inclini a relazionarsi in modo umano con il paziente.
Così come verrebbe da pensare quando ci si imbatte in relazioni
come queste, drammatiche perché probabilmente captate con le
orecchie terrorizzate del “malato” e rielaborate
nella dimensione di “scienziato” cui Nanof affida
la propria “evasione” dalla condizione che vive: Diagnosi
di decesso: percosse magnetiche, somministrazione obbligatoria di
anarcotici, percosse linciose interne ed esterne o ancora grafico
metrico della mortalità ospedaliera: 10% per radiazioni
magnetiche trasmesse, 40% per malattie trasmesse e provocate, 50% per
odi o rancori personali provocati o trasmessi. | ||
Ciò che ancora vediamo del graffito non perde la sua espressione maestosa di assoluto e di mistero. Non si lascia ridimensionare. Nanof ha probabilmente avuto per tutti quegli anni una visione d’insieme della sua opera, infatti non solo essa si può sfogliare pagina per pagina come un libro, o fruire per immagini come ad una mostra, o ancora esplorare saltando da un elemento all’altro come nell’ipertestualità ma, se conosciuta almeno in piccola parte, si può anche apprezzarne la maestosa simmetria che ne fonda la struttura. I due muri laterali, in prossimità dei confini estremi del graffito, contengono due piccole pagine, una a destra e una a sinistra. In esse sono contenuti i seguenti versi che ancora si specchiano in uno stupefacente gioco architettonico: Ghiandola feconda viva sesso maschile femminile orecchio destro e ghiandola feconda viva sesso maschile femminile orecchio sinistro. L’Astronautico ingegnere minerario sapeva guardare dalle remote distanze astrali. Le sue enormi conoscenze sono ancora in parte disponibili per rivelare, a chi sappia ascoltarle, enormi quantità di notizie che giungono dal sistema telepatico, prima che tutto si dissolva e restino soltanto le fotografie, le immagini, le fotocopie dei disegni, qualche cartolina, frammenti trascritti e un inconsolabile rimpianto.
Oreste Nannetti su Quaderni d'Altri Tempi: http://www.quadernidaltritempi.eu/rivista/numero6/biografia.htm |
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