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Pop Art 1956-1968 (a cura di) Walter Guadagnini Tutto iniziò nel 1956, a Londra, quando Richard Hamilton mise a punto il collage Just What Was It Made Yesterday’s Homes So Different, So Appealling? (Che cosa esattamente rende le case moderne così diverse, così attraenti?). L’opera doveva essere utilizzata come poster e copertina del catalogo per la mostra This Is Tomorrow alla Whitechapel Art Gallery di Londra. La pop art nacque da questi semi, coltivati per bene in Usa grazie al talento visionario di Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, per citare alcuni tra i più famosi/quotati, poi ritornò in Europa e approdò alla Biennale di Venezia del 1964. Qui c’è un bel riepilogo della vicenda, antologizzata fino ai lavori del 1968 quando politicizzazione e tanto altro disordine sotto il cielo l’archiviarono. Si ha modo di rivedere opere celeberrime, come la Marylin di Warhol, ma anche le geniali intuizioni di artisti come Allan D’Arcangelo (The Bride) o Fabio Mauri (Cassetta: Objets Achetés) alle prese con materiali di consumo e intrattenimento quotidiano. Ogni opera riprodotta è fornita di scheda. Il volume include anche tre saggi, biografie degli artisti e bibliografia essenziale. Il catalogo è anche stato protagonista di un’interessante iniziativa commerciale: messo in vendita in allegato a Repubblica e L’espresso, mentre ancora era in corso la mostra (Pop Art! 1956-1968), creando un istantaneo terzo canale di vendita oltre lo shop delle Scuderie del Quirinale di Roma (sede della rassegna) e le librerie. Più pop di così. g.f. |
(a cura di) Walter Guadagnini Titolo: Pop Art 1956-1968 Editore: Silvana Editoriale, Milano 2007 Pagine: 312 Prezzo: € 35,00
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Elogio del doppio. Da quarant’anni sono semplicemente Gilbert & George. Si conobbero nel 1967, uno Gilbert Proesch nato a San Martino in Badia (Bolzano), l’altro George Passmore di Plymouth, Devonshire. Studiavano alla St.Martin’s School Of Art di Londra. Il catalogo della mostra tenutasi al Castello di Rivoli (To) e curata personalmente dai due art-performer, è un’occasione per immergersi in questo mondo sempre provocatorio (fatto anche di sperma, sangue, piscio, merda, sputo, come riassume un’opera del 1996), spesso violento e talvolta volutamente osceno, che li vede sempre (quasi) protagonisti nel paesaggio urbano che ruota nei paraggi o nella loro casa (dal 1968) di Fournier Street, Londra. Loro sono all’apparenza due eleganti mediocrità, ma autentici inquietanti alieni a ben vedere, come è tipico della normalità. Il volume ne ripercorre le varie stagioni creative dalle fotografie in B/N e i video degli anni Settanta all’acceso cromatismo del decennio successivo con lavori spesso nati sotto il segno della piaga AIDS. Fotomontaggi sempre più giganteschi come Named, di oltre quindici metri di lunghezza. Nei Novanta i temi prevalenti sono quelli della mercificazione del sesso e del corpo, mentre gli ultimi lavori ri-sentono degli attentati a Londra nell’estate 2005. Tutto sempre tenendo fede alla loro poetica dell’ARTE PER TUTTI (ART FOR ALL), quasi uno slogan coniato agli inizi della carriera, tutta dedicata a un mondo di “deliziosi disastri” come scrissero programmaticamente nel 1969. g.f. |
Titolo: Gilbert & George Editore: Skira Pagine: 208 Prezzo: € 35
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La Domenica del corriere. Il secolo illustrato (a cura di) Giovanna Ginex Diabolik, John F. Kennedy, Mike Buongiorno, il dirigibile Zeppelin, il principe Ranieri III e Grace Kelly, Picasso, le Olimpiadi, i miracoli, le elezioni politiche, disastri e nuove mode, dagli auguri per l’inizio del nuovo secolo (il Novecento) alle visioni di futuri alberghi sulla Luna. Un secolo immaginato, interpretato e infine illustrato sulle pagine de La Domenica del Corriere. Non c’è avvenimento che sia sfuggito agli artisti che si sono avvicendati nel compito, da Achille Beltrame a Walter Molino, Giorgio De Gaspari, Giorgio Tabet, Mario Uggeri e molti altri ancora. Il secolo illustrato è dunque titolo indovinato per la mostra conclusasi in gennaio e il catalogo che propone una selezione di 370 tavole originali di diverse dimensioni e generi (disegni, bozzetti, vignette ecc.) provenienti dall’Archivio Storico del Corriere della Sera. Come le raccolte di figurine, queste illustrazioni forgiarono la realtà culturale italiana. Si parte con Beltrame presente sin dal primo numero de La Domenica del Corriere (8 gennaio 1899) fino a giungere agli anni Settanta in cui le copertine del settimanale furono quasi completamente ad opera di Mario Uggeri che divenne unico titolare della parte illustrata dal 1977 al 1982. Le sue saranno le ultime tavole di copertina uscite regolarmente. Sarà da allora fino alla chiusura nel 1989 che il settimanale avrà sempre più spesso copertine illustrate con fotografie. Un modo diverso di documentare la storia, poiché The Times They Are A-Changin’. g.f. |
(a cura di) Giovanna Ginex Titolo: La Domenica del corriere. Il secolo illustrato Editore: Skira, Milano 2007 Pagine: 288 Prezzo: € 40
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