Una ferita, un’infermiera
e il loro incontro fortuito

Nurse With Wound
Chance Meeting On A Dissecting Table
Of A Sewing Machine
And An Umbrella
Rotorelief, 2024
Formazione:
Steven Stapleton (sintetizzatore, flauto, chitarra, tastiere),
John Fothergill (sintetizzatore, tastiere,
chitarra ed effetti sonori),
Heman Pathak (sintetizzatore, tastiere,
chitarra ed effetti sonori),
Nadine Mahdjouba (voce),
Nicky Rogers (commercial guitar),
Peter Hennig (pianoforte).

Nurse With Wound
Chance Meeting On A Dissecting Table
Of A Sewing Machine
And An Umbrella
Rotorelief, 2024
Formazione:
Steven Stapleton (sintetizzatore, flauto, chitarra, tastiere),
John Fothergill (sintetizzatore, tastiere,
chitarra ed effetti sonori),
Heman Pathak (sintetizzatore, tastiere,
chitarra ed effetti sonori),
Nadine Mahdjouba (voce),
Nicky Rogers (commercial guitar),
Peter Hennig (pianoforte).


Nurse With Wound è un’idea di Steven Peter Stapleton che prende forma nel 1978. Nurse With Wound (NWW d’ora in avanti) nasce con un intento preciso: épater le bourgeois. Sbalordire secondo i dettami degli artisti maledetti di fine Ottocento, scandalizzare seguendo i dettami delle avanguardie storiche, i provocatori di inizio Novecento e di tutti i successivi epigoni. Una bella sfida, considerato che il progetto NWW nasce alla fine degli anni Settanta, e quindi con alle spalle una montagna di ismi, tutti dediti a portare a termine la stessa nobile missione: perturbare l’uomo borghese. Evidentemente, però, Stapleton non era tipo da farsi impressionare, tant’è che nel 1979 diede alle stampe il primo lavoro della sigla/band appena costituitasi, un autentico manifesto dell’anarchia sonora che da allora in avanti ne caratterizzerà tutta la produzione.
L’album periodicamente ristampato, ritorna oggi in una smagliante riedizione in vinile pubblicata dalla Rotorelief. Si intitola Chance Meeting On A Dissecting Table Of A Sewing Machine And An Umbrella, venne registrato in sei ore e in quei trecentosessanta minuti Stapleton centrò subito il bersaglio: tutto intendeva stupire e non poteva non farlo, dalle immagini (la copertina con la mistress armata di frusta, in tuta di latex che lascia scoperti i floridi seni e che osserva una fila di figure maschili un po’ larvali) alle note di copertina e alla materia sonora incisa.

Dediche, rimandi e omaggi
L’album venne dedicato a Luigi Russolo, padre di tutti coloro che bazzicano i territori della sperimentazione sonora. Si mise così subito in chiaro da dove discendevano quei suoni chiamati a raccolta da Stapleton e soci. Oltre alla dedica esplicita, e al nome della pseudo band ispirato alla celebre scena de La corazzata Potëmkin di Sergej Ėjzenštejn, il titolo stesso dell’album proclamava il programma d’arte concettuale che veniva proposto: “L’incontro fortuito sopra un tavolo d’anatomia fra una macchina per cucire e un ombrello”, mirabile passaggio del sesto dei Canti di Maldoror di Isidore Lucien Ducasse “comte de Lautréamont”. Un’opera molto amata da dadaisti e surrealisti, da Philippe Soupault che lo riscoprì ad André Breton che ne incluse dei passi nella sua Anthologie de l’humour noir (1940), a Salvator Dalì che realizzò delle illustrazioni dell’opera nel 1934, a Man Ray che nel 1920 realizzò l’Enigma di Isidore Ducasse, una macchina da cucire avvolta completamente con del feltro e legata con dello spago. Max Ernst chiarì nel 1937 in che cosa consistesse la pittura surrealista, proprio a partire da questo passaggio dei Canti: “L’incontro fortuito di due realtà distanti su un piano non corrispondente” (Ernst, 1970). Il cerchio in apparenza quadra, si può ipotizzare che il metodo di montaggio dei suoni da parte di NWW sia affine proprio a quello dei tre romanzi-collages di Ernst riuniti successivamente sotto il titolo di Una settimana di bontà. In fondo anche la copertina dell’album nacque ritagliando immagini (da riviste porno). Non componimenti quindi ma giustapposizioni. Quello che distinse subito NWW fu il loro originale bric-à-brac musicale: un calderone di suoni fatti in casa e tagliati e cuciti insieme con perizia, cosicché il metodo di lavoro è in un certo senso antesignano della manipolazione totale dei suoni resa possibile solo con il pieno avvento del digitale. I loro lavori spiegano perché tra i numi tutelari dell’industrial music ci fosse William S. Burroughs, omaggiato non solo per il suo attacco visionario al sistema, ma anche per aver reso noto, insieme a Brion Gysin, delle sorprese che riserva l’uso del cut-up. In fondo, molta dell’opera di NWW è affine alla narrativa di Burroughs, priva com’è, questa, di trama tradizionale (o di trama tout court): “Io non sono che uno strumento di registrazione… Non pretendo di imporre né storia, né trama, né continuità” (Burroughs cit. in Lemaire, 1983). Anche ascoltare NWW partendo da un punto qualsiasi delle loro registrazioni, è lecito, quasi l’unico ascolto possibile. Anzi, si può congetturare che ogni istante dell’opera in suoni e rumori di NWW può essere assunto come inizio o fine, oppure potrebbe anche stare da un’altra parte. O forse no, esiste una logica, un progetto, Stapleton ha costruito una sequenza in quel modo e non diversamente, seguendo l’imperscrutabile che lo abita. Vale anche per Burroughs.


Certo, in diversi passaggi di Chance Meeting On… si percepisce ancora un legame con sonorità e strutture tradizionali: una porzione del primo brano Two Mock Projections è un assolo di chitarra pinkfloydiano e qualcosina del genere si riascolta nella terza e conclusiva traccia Blank Capsules of Embroidered Cellophane, mentre The Six Buttons of Sex Appeal possiede per intero quella natura inesplicabile tipica di NWW.
In seguito, poi, il suono si è fatto sempre più alieno, quasi materializzando incubi alla Clive Barker, come nell’inesplicabile Homotopy to Marie (1982), una striscia di suoni cigolanti, di stridii, voci malsane, eruzioni sotteranee. Molta della produzione successiva sarà orientata in questa direzione: cupissimi fondali sonori, che originano da fonti non sempre individuabili e disturbati da frivolezze, magari da un cha-cha cha, per esempio. Una costante rimarrà  l’impossibilità di essere normali, a cominciare dalla sterminata discografia con edizioni prima in cassetta, poi in vinile a tiratura limitata, ancora in vinile ma con brani remixati, poi in digitale, successivamente in nuove versioni con brani in più, scalette rivedute, rimasterizzazioni, per non parlare delle innumerevoli partecipazioni a compilation più o meno oscure, brani poi ripescati, ri-antologizzati, i singoli, i dischi a quattro mani con altri gruppi: un labirinto. NWW è l’incostanza fatta suono. Infine, la celeberrima lista. Una lista riportata nella prima edizione e riprodotta nell’attuale ristampa. È una lista che si aggira in rete dove funge da bussola per siti e blog musicali, che la adoperano come una mappa per discografie dell’altrove. È una lista bizzarra, esagerata, improbabile, inattendibile, onnivora. Azzardi in sequenza, un elenco di singoli musicisti e di gruppi sottesi al progetto NWW. Una lista di influenze. Forse una gigantesca burla. È il background musicale di NWW. C’è di tutto, da nomi famosi, come Frank Zappa, i King Crimson, i Velvet Underground, Karlheinz Stockhausen e Yoko Ono, a oscure formazioni come i Dadazuzu. Ci sono compositori e formazioni di importanza capitale come John Cage, Steve Lacy, Soft Machine, e band con peso specifico zero, come Brühwarm e Capsicum Red. La lista venne estesa nel secondo album, To The Quiet Men From A Tiny Girl (1980), finendo per sfiorare i trecento nomi. Un juke-box borderline. Alcuni sono inclusi in virtù di un solo brano. Forse una burla. Anche la discografia dei NWW oggi è una lista che pare una babelica biblioteca borgesiana. Capì tutto, John Gill della rivista Sounds!recensendo l’album e dando come voto finale, invece delle classiche stellette (da una a cinque), cinque punti di domanda. Certo, il giudizio poteva essere qualcosa come: musica surrealista lisergico elettrorumorista del sottosuolo, ma, ancora oggi, è il giudizio meglio concepito e valido per l’intera carriera di Nurse With Wound: ?????

Ascolti
  • Nurse With Wound, Homotopy to Marie, Rotorelief, 2019.
  • Nurse With Wound, To The Quiet Men From A Tiny Girl, Unitedo Dirter, 2021.
Letture
  • Max Ernst, Scritture, Rizzoli, Milano, 1970.
  • Lautréamont, I canti di Maldoror, Feltrinelli, Milano, 2021.
  • Gerard-Georges Lemaire, William Burroughs: una biografia. La mappa di una scrittura, Sugarco, Milano, 1983.